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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Casa delle donne a rischio sfratto, attiviste in protesta: "Da M5s attacco ai nostri luoghi"

La battaglia va avanti da mesi. Dal Campidoglio al richiesta di versamento di 800mila euro per morosità nell'ambito della delibera 140

La Casa delle donne porta la sua protesta in Campidoglio. Domani alle 13, in occasione dell'Assemblea capitolina, e' infatti convocata una manifestazione. "Ieri 15 maggio, nel Consiglio capitolino si è consumato l'ennesimo attacco contro la Casa Internazionale e i movimenti delle Donne - spiegano in una nota - la mozione della consigliera Guerrini (Movimento Cinquestelle), rinviata a giovedì 17 maggio, sarà per di più accompagnata anche dalla relazione della stessa Guerrini alla Commissione delle Elette del 2 maggio, in cui si permette di liquidare il Progetto della Casa Internazionale delle Donne come fallito solo perchè non riusciamo a pagare integralmente il canone onerosissimo di affitto".

Le attiviste hanno sollecitato la riapertura del Tavolo di trattativa con la giunta "inspiegabilmente sospeso da quattro mesi". E chiedono: "Dove sono le Assessore nostre interlocutrici? Dov'è la sindaca? Noi saremo di nuovo presenti in Consiglio Comunale domani giovedì 17 alle ore 13 in Campidoglio; facciamo sentire la nostra presenza massiccia e indignata. L'attacco ai luoghi delle donne da parte di questa Amministrazione è intollerabile e pericoloso. Viene negata l'importanza della presenza politica e culturale del Femminismo e delle donne così come vengono chiusi gli altri spazi di attività sociale. Questa Giunta agisce in un'ottica puramente contabile e ragionieristica - conclude la nota della Casa delle donne - senza nessuna visione più ampia della vita e  delle esigenze di Roma e delle sue potenzialità, finendo per affermare soltanto il mercato come regolatore della vita della Città".

Alle attiviste che occupano da anni lo stabile di via della Lungara il Campidoglio ha chiesto un versamento di 800mila euro di morosità. A far da cornice la controversa delibera 140 del 2015 nata con l'intento di "riordinare" il patrimonio comunale in concessione. Poi però è andata a colpire spazi destinati a scopi sociali e culturali ai quali per anni era stato accordato un canone ribassato. Anche la Casa delle donne rientra tra questo. Ma le attiviste non ci stanno e sono mesi che danno battaglia. L'ultima protesta lo scorso 11 maggio in Campidoglio per depositare oltre 45mila firma a sostegno della loro causa.

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