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Nasce la “Casa dei Nonni”: case popolari per anziani in difficoltà

Nella periferia est nasce la "casa dei nonni", un esperimento di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata agli over 65 in condizioni di fragilità economica

Novantaquattro appartamenti per circa duecento anziani: nasce la Casa dei Nonni, primo esperimento in Italia di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata agli over 65 in condizioni di fragilità economica.
Situati a Lunghezzina, nella periferia Est della capitale, sono stati inaugurati ieri alla presenza del vicesindaco Belviso che ha tagliato il nastro di via Luigi Crocco.

Si tratta di 94 appartamenti che vengono assegnati in base alle graduatorie per gli alloggi Erp. Di questi già una settantina sono stati assegnati e si prevede a pieno regime che possano ospitare duecento anziani. Ogni cosa è a misura di nonno: ogni stanza ha cucina, bagno attrezzato, lavatrice e terrazzino, ma soprattutto per garantire la sicurezza ogni alloggio è collegato tramite video citofono con la reception. Al piano terra, oltre a dieci appartamenti per disabili, c'é un centro ricreativo, una sala da pranzo, una cucina e sei posti letto per i residenti in stato di non autosufficiente temporanea.

Secondo Belviso lo scopo dell'iniziativa è "invecchiare in piena sicurezza, perché c'è sempre qualcuno che pensa agli anziani". Al piano terra c'é infatti un presidio della Croce Rossa, e per mantenersi in forma una grande palestra e una serie di iniziative culturali, ludiche e ricreative, tutto gestito dall'Accademia Nazionale Cultura Sportiva che ha vinto l'appalto, guidata da Michele Panzarino.

Un gruppo di esperti laureati in Scienze motorie che, ha spiegato ancora la vice sindaco, "proporranno esercizi per mantenere le funzionalità fisiche, un grande risparmio in termini umani". E poi, non secondario, c'é il risparmio economico: un posto letto in ospedale, dove spessissimo finiscono impropriamente anziani soli, costa alle casse pubbliche 633 euro al giorno. "Questo progetto invece, ispirato ad un modello svedese - ha aggiunto Belviso - costa 130 mila euro l'anno, cioé circa 1,80 euro al giorno per ogni anziano. E' un progetto in cui credo molto e che vorremmo replicare". Riguardo ai collegamenti presto potrebbe arrivare anche una fermata dell'autobus, mentre oggi per i visitatori sono a disposizione due parcheggi. L'idea è quella di accompagnare gli anziani per tutta la giornata, scongiurando il rischio della solitudine: ogni mattina alle 9 saranno salutati da una telefonata di buongiorno degli operatori e a sera sono previsti cineforum, karaoke e serate danzanti, oltre a corsi anche di primo soccorso grazie alla Croce Rossa rappresentata oggi dal commissario romano Anna Maria Pulzetti: "La nostra idea - ha concluso - è che questo possa diventare un vero presidio socio-assistenziale".
 

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