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Cartelloni, il Tar nega sospensiva al piano regolatore: via i maxi impianti 4x3

Per la sentenza finale dobbiamo attendere l'autunno, ma, e qui esultano comitati e associazioni che si battono contro i mostri pubblicitari, la sospensiva al provvedimento è stata negata e le ditte dovranno adeguarsi alle nuove dimensioni

Il nodo centrale è rimandato a Ottobre. Il Tar ha rinviato la decisione sui ricorsi presentati da alcune ditte contro il Piano Regolatore di cartelloni e affissioni, approvato dall'aula Giulio Cesare lo scorso luglio dopo anni di attesa. Per la sentenza finale dobbiamo attendere l'autunno, ma, e qui esultano comitati e associazioni che si battono contro i mostri pubblicitari, la sospensiva al provvedimento è stata negata. 

Conseguenza? Che tanto per cominciare i 'cartellonari' dovranno adeguarsi alle nuove dimensioni. Via dunque, entro dieci giorni, i maxi impianti. E' questo il tempo stabilito per provvedere alla rimozione e all'adeguamento alle nuove dimensioni con strutture più piccole di 3 metri per 2 come scritto nel Prip. 

Ricordiamo poi che il regolamento votato dall'assemblea capitolina, oltre alla riduzione delle misure, stabilisce precise zone off limits con vincoli e tutele paesaggistiche e archeologiche, vedi arenili, parchi pubblici, ville storiche. 

Vincoli che comporteranno una riduzione del 38 per cento della superficie totale occupata dalle affissioni: dai 232mila a 138mila mq di esposizione pubblicitaria massima (ai quali vanno aggiunti altri 9.000 mq di paline e pensiline pubblicitarie dell'Atac). Il tutto aspettando l'approvazione dei piani di localizzazione delle soprintendenze, 15 per 15 municipi, da far acquisire in conferenza dei servizi, e il bando di gara europeo per l'assegnazione dei lotti di gestione degli impianti. 

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