Un fondoschiena femminile per l'offerta in palestra: pubblicità sessista a Tor Bella Monaca
Il cartellone sarebbe vietato dal Prip, il regolamento sulla pubblicità in città varato dall'ex giunta Marino
Un fondoschiena femminile in bella mostra per far conoscere la palestra del quartiere. E l'esclamazione a caratteri cubitali (e a doppio senso): "Che c***!". Ovvero che fortuna a essere incappati, giusto in tempo per la prova costume, nella super offerta promozionale a soli 99 euro. E' il nuovo maxi manifesto che accompagna gli automobilisti su via di Tor Bella Monaca. Un cartellone pubblicitario della palestra Excalibur aperta di recente su via Casilina. L'obiettivo certo è raggiunto: attira l'attenzione, specie se maschile. Ma altresì ignora le prescrizioni del regolamento sulle tipologie di messaggio consentite in città.
Ci pensò l'ex giunta di Ignazio Marino a frenare la comparsa di manifesti sessisti, discriminatori, con messaggi stereotipati quale il fisico mozzafiato di una donna utilizzato per attrarre clienti in palestra. Lo vieta l'articolo 12 bis del Prip, il regolamento per gli impianti pubblicitari approvato a palazzo Senatorio nel 2014. Recità così: "E' vietata l'esposizione pubblicitaria il cui contenuto contenga stereotipi e disparità di genere, veicoli messaggi sessisti violenti o rappresenti la mercificazione del corpo femmminile".
Lo stesso passaggio del testo che ha consentito la rimozione nel 2015 di un cartellone evidentemente sessista, installato da un negozio di riparazione di Iphone su via Appia, e quello anti abortista comparso in via Gregorio VII a inizio aprile. "I messaggi sessisti e lesivi della dignità delle persone sono vietati in tutta la città" commenta la consigliera regionale, ex assessore al Commercio della giunta Marino, Marta Leonori. "In questo è utile la collaborazione dei cittadini, per le segnalazioni, ma soprattutto sono utili i controlli". Poi il monito all'amministrazione Raggi: "Spero che lavori per far rimuovere questo messaggio. E che porti a conclusione l’intera riforma della cartellonistica, con i bandi per l’assegnazione delle concessioni".