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Canili di Roma, tra i volontari e De Luca è scontro: "Basta affidamenti diretti"

E' la replica del presidente della commissione Ambiente alla protesta dell'associazione dei volontari (Avcpp) che però ribatte: "Contestiamo gli importi, non le gare"

E' scontro sul bando per la gestione dei canili comunali tra il presidente della commissione Ambiente capitolina Athos De Luca e l'Associazione Volontari Canile di Porta Portese (Avcpp). Nei giorni scorsi la presidente dell'associazione aveva sollevato la protesta contro la gara denunciando: "Il 90% del personale è a rischio licenziamento". Una critica che non è piaciuta a De Luca: "Trovo sbagliata questa campagna di disinformazione che si sta facendo ai danni di un'amministrazione che per la prima volta rompe il sistema degli affidamenti diretti, dati in proroga per quasi 15 anni, e faccia un bando pubblico per la gestione dei canili comunali" scrive in una nota. Non manca l'attacco diretto alla Avcpp: "Ricordo a tutti che siamo i primi a fare un bando sui canili dal 2001, che fino ad oggi sono stati prorogati affidamenti diretti e che la sola Associazione volontari canili di Porta Portese (Avcpp) ha gestito più di 10 mila euro al giorno senza una procedura di gara".

De Luca riconosce il "lavoro egregio" effettuato dalle associazioni dei volontari "ma altra cosa sono le procedure che vanno fatte secondo le regole, a maggior ragione quando si gestiscono soldi pubblici" ha aggiunto De Luca. "Noi siamo l'istituzione, rappresentiamo i cittadini, e penso sia l'abc di una sana Istituzione gestire i soldi dei cittadini secondo gare aperte e trasparenti, che rispettino il Codice degli appalti. E' quello che il sindaco sta facendo in ogni settore, è quello che distingue questa amministrazione da quelle precedenti. E' lo sforzo enorme che stiamo facendo per dare a Roma e ai romani la dignita' che meritano dopo il sistema Mafia Capitale da cui, anche inconsapevolmente ma per onesta', ci siamo distanziati sin dal primo giorno".

Immediata la risposta della presidende dell'Avcpp, Simona Novi: “Il comunicato stampa del consigliere De Luca confonde le pere con le mele: noi non stiamo contestando le gare ma stiamo contestando gli importi che vengono messi a gara" denuncia nella nota in riferimento al fatto che un numero consistente di operatori, secondo l'associazione, con il nuovo bando perderebbe il posto di lavoro. "Ricordiamo a De Luca che la pianta organica per la gestione dei canili comunali di Roma non è stata decisa da chi i canili li gestisce ma dal Comune di Roma nel 2004" continua. "E ricordiamo anche che AVCPP – associazione di volontariato senza presidenti, consigli di amministrazione, dirigenti pagati ma con operatori a 1200 euro al mese di stipendio che accolgono ogni anno 2600 animali “nuovi”, malati feriti morsicatori in entrata ogni anno nei canili di Roma e che hanno fatto uscire nel 2014 tutti i 1400 cani che lo scorso anno sono entrati - gestisce avendo superato due licitazioni private (nel 1997 e nel 2001) e dopo aver partecipato alle 4 gare già indette dal Comune di Roma (la prima a gennaio 2008 rimasta congelata nel passaggio dall'amministrazione Veltroni a quella Alemanno; la seconda nel 2013; la terza nel 2014, ed ora la quarta nell’agosto 2015). Non è certo responsabilità di chi gestisce i canili se in tutti questi anni il Comune di Roma non ha portato a buon fine neanche una di queste gare. Per noi, i servizi agli animali e ai cittadini e la difesa dei posti di lavoro viene al primo posto. Il resto lo lasciamo alla brutta politica" conclude. Le proteste sono destinate a continuare. Annuncia l'associazione: giovedì 20 agosto ore 10:30 speaker corner davanti all’Assessorato all’Ambiente.

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