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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Tutti contro la delibera 'ammazzacanili': in Aula una mozione, in piazza i lavoratori

Il Consiglio ha approvato una mozione che chiede al sindaco di bloccare il provvedimento. Intanto nella piazza del Campidoglio un sit-in dei dipendenti

Diverse decine di volontari dei canili romani, supportati dai rappresentanti di associazioni animaliste come Lav, Enpa, Animalisti italiani e IoLibero, questo pomeriggio hanno organizzato una protesta in piazza del Campidoglio, dove già si trovano i manifestanti della Roma Multiservizi, quelli delle associazioni del mondo della cultura e i precari storici.

LA PROTESTA - I volontari dei canili sono in piazza per protestare contro la delibera 148 che, spiega un portavoce “di fatto sancisce la privatizzazione del settore e la deportazione di 400 tra cani e gatti dalle strutture pubbliche a quelle private e il licenziamento di oltre 100 lavoratori che da oltre venti anni si occupano di questo settore”. Il gruppo ha manifestato nonostante la pioggia dietro uno striscione con la scritta "Noi non ci arrendiamo, fermiamo i due Marino". Roma, si legge in un loro volantino "è stata la Capitale dei diritti degli animali fin dal 1993, imitata e invidiata da tutte le altre città italiane. Ora stiamo precipitando indietro di 20 anni con questa delibera e con il tema malgovernato delle botticelle".

IL CONSIGLIO - Nel frattempo anche il Consiglio comunale ha sostenuto le ragioni dei manifestanti. Con 30 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto, l'Assemblea capitolina ha approvato la mozione che impegna il sindaco a bloccare la delibera cosiddetta 'ammazzacanili' (la 148 approvata dalla Giunta il 22 maggio 2014) e ad aprire un tavolo di confronto con le associazioni e i lavoratori, per garantire il livello occupazionale e salariale di tutti i dipendenti dell'Associazione volontari canile di Porta Portese a oggi presenti nelle strutture, "che negli anni hanno acquisito una indispensabile e mirata professionalità".

LA MOZIONE - Primo firmatario il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola. Tutti gli altri gruppi hanno controfirmato la mozione. In particolare, il provvedimento impegna testualmente l'amministrazione "a sospendere gli effetti della delibera 148 del 22 maggio 2014 aprendo un tavolo di confronto con l'ente dei gestori e i lavoratori; a mantenere gli stessi servizi attualmente resi, ampliandoli a tutte le strutture comunali, consentendo di mantenere invariato l'elevato standard qualitativo che ha da sempre contraddistinto l'attività svolta dai lavoratori; a procedere all'immediata messa a norma delle strutture di accoglienza comunali rifugio Vitinia ex Poverello e Valle dei cuccioli; a chiedere il parere positivo alla Regione Lazio e alla Asl RmD per una omologazione per il canile Muratella di 620 posti cane acquisendo le motivazioni; a mettere a norma le due stanze adibite a Punto di primo soccorso gatti nel canile Muratella in modo da stabilizzare i gatti malati e feriti a Muratella, procedere alla loro adozione direttamente da Muratella e prevedere il loro trasferimento - se non adottati a Muratella - nelle oasi feline comunali (Porta Portese e Villa Flora) o private convenzionate".

LA RICHIESTA - Si chiede alla Giunta, poi, di "abrogare la delega che Roma Capitale ha affidato alla Asl RmD relativamente alla responsabilità della cattura degli animali vaganti sul territorio ripristinando il servizio di monitoraggio del territorio istituito dall'ex ufficio Diritti animali che consentiva la verifica puntuale delle condizioni degli animali vaganti sul territorio e ne permetteva l'ingresso nei canili comunali solo quando strettamente necessario, come previsto dal Regolamento comunale del 2005 a oggi ancora vigente”. Infine “nominare un garante con ufficio extra dipartimentale che vigili affinché il suddetto regolamento venga applicato e sostenuto". "Per Sel- ha commentato Peciola- è fondamentale tutelare i lavoratori e le lavoratrici dei canili e dei gattili comunali e gli animali e rilanciare il servizio nell'ottica della dimensione pubblica evitandone lo smantellamento e aprendo un tavolo di confronto per superare la delibera di Giunta".

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