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Candoni, Paris: "Una tragedia nella tragedia"

"Non si può tacere sulle condizioni gravissime in cui versa quello che era un campo modello, adeguato, dignitoso e controllato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Come tacere rispetto alla tragedia di questa mattina nel campo nomadi di via Candoni. Nessuno vuole speculare sulla morte di un  bambino di cinque mesi, ma  non si può tacere sulle condizioni gravissime in cui versa quello che era un campo modello, adeguato, dignitoso e controllato.

Ho partecipato a un sopralluogo e ho dovuto  verificare  condizioni di totale abbandono ed esasperato sovraffollamento. Tra l’altro, mi ha colpito il fatto che da  tre mesi l’insediamento sia privo di fornitura elettrica. Non si può sapere  se  la presenza di energia e quindi di stufe per il riscaldamento, avrebbe aiutato quel bambino. Forse no, ma l’assenza di energia elettrica non  aiuta nessuno e costituisce una situazione comunque impensabile in un paese civile.

I Responsabili del posto mi hanno riferito che qualsiasi richiesta o sollecito inviati  al Dipartimento e all’Assessorato capitolino al Sociale rimangono lettera morta.  E questo è grave.

La tragedia di oggi ci ricorda il fallimento clamoroso dell’Amministrazione capitolina, riguardo  a un problema che è prima di tutto umano. Il rispetto dei  diritti umani  segnala il buon
livello di civiltà di un Paese.  Roma  sta dimostrando di non riuscire ad assicurarlo a tutti i suoi  abitanti.”

Lo dichiara in una nota il presidente del Municipio XV Gianni Paris

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