rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Centro Storico / Piazza del Campidoglio

Campidoglio, il Pd boccia l'acqua pubblica. Movimento 5 Stelle: "Ipocriti, vergognatevi"

La proposta dei Comitati DeLiberiamo e Acqua Pubblica è stata respinta con 13 voti contrari e 7 favorevoli. Il M5S: "Il Pd manca di rispetto alla volontà popolare. Lo stesso che nel 2011 aveva sostenuto la campagna referendaria per i 4 sì"

"Ieri il Pd ha violato il referendum del 2011, con cui il 95% dei cittadini italiani - e romani - avevano chiesto la pubblicizzazione dell'acqua e dei servizi". Perché così ha deciso l'Assemblea capitolina, bocciando la proposta di iniziativa popolare del Comitato DeLiberiamo e del Coordinamento Romano Acqua Pubblica di pubblicizzazione di Acea Ato 2, con 13 voti contrari - tutti del Pd - e 7 a favore, "Tra cui i consiglieri del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito, Daniele Frongia, Virginia Raggi, Enrico Stefàno", ci tengono a precisare. 

La denuncia viene dal blog di Beppe Grillo. "Un'altra grande prodezza del sindaco Marino", la definisce il blog, che accusa il Pd di "mancare di rispetto alla volontà popolare. Proprio come successe nel 1993, quando gli italiani con un referendum abrogarono il finanziamento pubblico ed i partiti (Pd, Forza Italia ed anche la Lega) se ne fregarono bellamente, continuando ad intascarsi 3 miliardi di Euro. Tutti tranne il Movimento 5 Stelle, che ha restituito 42 milioni di euro come promesso ai cittadini".

"Ricordate quelli che rivendicarono la vittoria referendaria del 2011? E quelli che nel 2012 si opposero all'ulteriore privatizzazione di Acea, proprio facendosi scudo dell'esito referendario? - fa eco il Coordinamento Romano Acqua Pubblica - Dimentichiamoli: oggi quel centro sinistra vota insieme alla destra più becera contro la proposta di ripubblicizzazione dell'acqua di Roma. Vota contro la volontà di un milione e mezzo di romani che disse sì all'acqua pubblica, più di quelli che hanno eletto l'attuale sindaco". 

"Ipocriti", li definisce il blog: "Noi ricordiamo assai bene la campagna referendaria che il Pd fece nel 2011 per i quattro 'sì'". La campagna in cui il Partito Democratico rivendicò come una vittoria personale il risultato del referendum del 2011, contro quanto voluto dall'allora Governo Berlusconi, favorevole alla privatizzazione.

A detta del Movimento, di ipocrisia sarebbe tacciabile anche Sel, "che ha fatto finta di essere favorevole ben consapevole che la maggioranza Pd con cui governa a Roma avrebbe votato no. Dopo una votazione del genere, se avessero avuto un minimo di dignità, avrebbero dovuto quanto meno lasciare la maggioranza. Invece mantengono i piedi in due staffe, fanno ancora finta di 'dire qualcosa di sinistra'; ma poi governano a braccetto col Pd, ben contenti di spartirsi le poltrone, ad iniziare da quella del Vicesindaco. Il massimo dell'ipocrisia".

Per il Coordinamento , è "un Consiglio che dimostra di non volere voltare pagina, che non comprende come sia necessario cambiare radicalmente le regole per uscire dal pantano di Mafia capitale. O che, forse, non vuole uscirne". Per questo, continua, "non li lasceremo fare".

"E' proprio vero quanto scritto nella foto - conclude il blog del M5S - E' 'l'acqua del sindaco'... e di pochi amici suoi. Non è l'acqua dei cittadini romani. Vergognatevi, ipocriti che non siete altro".

La replica del Pd arriva a stretto giro, con un comunicato stampa del capogruppo Pd, Fabrizio Panecaldo, e del presidente della commissione Ambiente, Athos De Luca. "Le farneticanti affermazioni del M5S riguardo il no da noi espresso alla relativa proposta di iniziativa popolare sono in malafede o dettate da ignoranza. Ci siamo opposti, infatti, a una impostazione tutta ideologica, senza per questo nuocere minimamente alla proprieta' pubblica dell'acqua, che rimane saldamente nella mani di Acea. Abbiamo considerato invece un vero 'spreco', in un periodo cosi' avaro per le casse pubbliche, tenere immobilizzati 200 milioni per il controllo di Acea Ato2. Sbloccarli a favore degli investimenti, vendendo le quote azionarie ma solo a soggetti pubblici e con diritto di prelazione per Acea, ci permettera' di sostituire l'illuminazione di tutta la citta'. Dal risparmio energetico dei nuovi impianti a led le bollette dei romani saranno alleggerite di 20 milioni circa l'anno. Questo non mutera' di una virgola il peso di Roma Capitale nel cda di Ato2, che non dipende dal numero di azioni possedute, e che rimane a garanzia della proprieta' pubblica dell'acqua. Le accuse del M5S, dunque, oltre che mistificanti, sono campate in aria. Ci viene il sospetto che ignorino anche, forse a bella posta, che la nostra maggioranza e il Pd sono saliti sui banchi dell'aula Giulio Cesare per impedire la privatizzazione di Acea, che era punto d'onore della giunta di centrodestra. Comunque, se non sono in malafede, sono asini con le orecchie lunghe". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Campidoglio, il Pd boccia l'acqua pubblica. Movimento 5 Stelle: "Ipocriti, vergognatevi"

RomaToday è in caricamento