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#moltomeglio lo zucchero a velo: è polemica sulla campagna antidroga dell'Act

Il sindaco Marino: "Il manifesto non mi piace per niente ed è stato realizzata autonomamente dall'Act". L'Agenzia: "Le critiche avremmo voluto sentirle prima di lanciare la campagna"

Si lecca il dito soddisfatto il protagonista della campagna antidroga dell'Act (Agenzia per le Tossicodipendenze di Roma Capitale. Un ragazzo seduto davanti a un tavolo, l'espressione illuminata, una confezione di pandoro e la saggia scelta: 'cocaina? ma de che! #moltomeglio lo zucchero a velo'. I sei mila manifesti sparsi per la città hanno fatto scalpore, specie in Campidoglio e specie tra le file del centro sinistra. 

Così il sindaco Marino su Twitter risponde a un follower: "Il manifesto non mi piace per niente ed è stato realizzata autonomamente dall'Act", l'organismo diretto da Massimo Canu che, come conferma lo stesso sindaco, è "in via di chiusura". Act non ha gradito i commenti del primo cittadino.

“Le critiche del sindaco Marino avremmo voluto sentirle prima di lanciare la campagna, se soltanto avesse accolto il nostro invito di condividere la realizzazione dei manifesti. D’altronde avremmo voluto condividere con il Sindaco anche il Bilancio di Roma Capitale, che riserva alla nostra Agenzia zero euro”. E’ quanto ha dichiarato a “Ditelo a RomaUno” Massimo Canu, Dir. Agenzia per le Tossicodipendenze di Roma Capitale. 

“Siamo orgogliosi di aver speso soltanto 2 mila euro – ha aggiunto - per l’ideazione, la realizzazione grafica e la stampa di 6mila manifesti in tutta Roma. Una cifra irrisoria che crediamo di aver ottimizzato con una campagna che vuole contrapporre i valori distruttivi della droga con i valori della famiglia e delle relazioni autentiche, nel contesto del periodo natalizio”.

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