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Il Pd salva i camion bar, sul web gli elettori promettono vendetta

Niente aumenti per le bancarelle di cibo e bevande, come stabilito in giunta. Un emendamento a firma di Orlando Corsetti (Pd) le salva in Aula. Ma su social e blog scoppia la rivolta: "Il nostro voto il Pd se lo scorda"

Un passo indietro che ancora non va giù, e che in rete infiamma la polemica. Niente aumenti di suolo pubblico per i camion bar: un emendamento della maggioranza Pd votato all'ultimo azzera i buoni propositi. Eppure la delibera propedeutica al bilancio su Osp e Cosap, con l'intento più volte esplicitato di rivedere (a rialzo) tariffe ferme agli anni settanta, sembrava l'occasione da non perdere. Tutti memori delle parole del sindaco Marino: "E' normale che le bancarelle al Colosseo paghino 3 euro al giorno?". Domanda retorica con risposta scontata, un po' per tutti. Eppure...

IL SALVAGENTE - Tariffe da moltiplicare per 10: da 3 a 30 euro. Era quanto stabilito dalla stessa delibera quando è passata in giunta, ad aprile. L'Aula invece, a luglio, stravolge i piani: non si moltiplica più per 10 ma per 3,5. Così i camion bar cantano vittoria. Ma gli ambulanti di cibo e bevande non erano la misura emblematica di costi tanto anacronistici quanto inadeguati? E, come tali, non dovevano rientrare a pieno titolo nel nuovo quadro normativo? Per il firmatario dell'emendamento che frena gli aumenti, il presidente della Commissione Commercio, Orlando Corsetti, non si tratterebbe di un dietrofront, ma solo di un congelamento, "per portare in aula una manovra economica equa". 

"PRIMA LA ZONIZZAZIONE" - In altre parole, l'aumento più blando rispetto al previsto sarebbe momentaneo, in attesa di una sorta di operazione di 'zonizzazione' del territorio, "che tenga conto del diverso valore economico e commerciale delle varie zone della città", "da realizzare entro la fine dell'anno". Ma c'è chi scorge nella manovra solo un tentativo di procrastinare il tutto. 

GLI ATTACCHI - "Siamo di fronte a una strategia dilatoria inventata esclusivamente per perdere tempo, procrastinare, e come si dice a Roma buttare in caciara". E' un passaggio del lunghissimo post comparso sulla bacheca di Romafaschifo, il noto blog che tra le tante battaglie annovera anche quella contro i camion bar, rei di attentare ogni giorno al decoro cittadino e di pagare cifre irrisorie quelle postazioni accanto a monumenti di pregio.  

"L'esecutivo prepara dei provvedimenti di qualità e l'assemblea subisce le pressioni delle lobby e delle mafie e glieli smonta". Parole forti, che si ripetono ogni tre righe, mafia, lobby, malavita, nella lunghissima arringa che raccoglie a fondo pagina decine e decine di commenti. 

CORSETTI - Tra i tanti ne compare uno a firma Ufficio Stampa Orlando Corsetti, che minaccia querele: "Siamo qui per diffidare l'uso di ulteriori diffamazioni a danni del consigliere. Se questa richiesta non verrà soddisfatta, il consigliere sarà costretto a procedere con regolare querela a danni del blog e dei commentatori coinvolti. E' già da parecchio tempo che il blog è sotto l'occhio delle autorità giudiziarie, il consigliere grazie alle sue conoscenze potrebbe persino far chiudere il blog senza diritto di replica". 

La smentita arriva rapidissima. Stavolta a scrivere è lo stesso consigliere: "Con riferimento al commento postato da un fantomatico "ufficio stampa del consigliere Orlando Corsetti" intendo precisare che quanto riportato nel relativo post non è riconducibile né a me né a nessuno dei miei collaboratori sia con riferimento ai toni utilizzati e tanto più al contenuto dello stesso". 

Lo strappo è ricucito, ma non con gli elettori. La goccia fa traboccare il vaso del "mandiamoli a casa", ripetuto in tutte le salse. "Il mio voto al Pd? Se lo possono scordare. E farò propaganda in ogni senso". E ancora "i politici sono tutti uguali, ma quelli di sinistra sono i peggiori perché si proclamano onesti e invece sono i più farabutti". Adira gli animi anche un ringraziamento su Facebook da parte di un ambulante "a Corsetti e Tredicine che hanno condotto in maniera responsabile questa delicata problematica". Corsetti, Pd, Tredicine, Fi, insieme. 

Ma i commenti indignati toccano anche il tweet del sindaco Marino: "Per me è giusta una tassa da 30 euro al giorno, come aveva deciso la mia giunta ad aprile. Ma questa è la democrazia". O la "sua morte", si replica sul blog. E schierato con la tesi del "regalo alle lobby" c'è anche il Movimento Cinque Stelle.

M5S - "In Assemblea Capitolina, in pochi minuti, sono stati presentati e votati alcuni emendamenti che di fatto hanno 'salvato' i camion bar da un consistente aumento di tassa di occupazione di suolo pubblico" si legge sul blog dei pentastellati. 

"I fogli degli emendamenti, corretti a penna, ci sono stati consegnati all'ultimo, i segni e le cifre erano incomprensibili - spiega il consigliere comunale, Enrico Stefàno - così abbiamo deciso di non votare. Ci è venuto subito il sospetto che qualcosa non tornava. Poi abbiamo avuto la conferma, vedendo il voto congiunto di maggioranza e opposizione sugli emendamenti. I fatti ci hanno dato ragione e abbiamo rapidamente scoperto che di fatto era un regalo alla lobby dei camion bar". 

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