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"Utenti in attesa alle fermate, autisti in attesa di vetture": allarme per i mezzi atac

Carenza cronica di vetture efficienti e sistematica assenza di pezzi di ricambio. Risultato: ritardi nel servizio. Le rsu del deposito di Tor Pagnotta scrivono a Tronca: "Intervenite"

Carenza "cronica" di vetture efficienti. Assenza "sistematica" di pezzi di ricambio, presi "da vetture ferme da tempo" oppure di "qualità scadente". Risultato: "Untenti in attesa alle fermate e autisti in attesa di vetture da poter guidare" con tutto il corollario di "rabbia degli utenti" e "aggressioni". L'allarme arriva dalle rsu della rimessa Atac di Tor Pagnotta in una lettera, datata 2 febbraio 2016, indirizzata al commissario straordinario capitolino Tronca, ai vertici di Atac, al capo impianto della rimessa e per conoscenza alle segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil, Faisa-cisal e Ugl. 

MANCANO I PEZZI DI RICAMBIO - "Le scriventi rsu denunciano la carenza ormai cronica di vetture efficienti messe a disposizione quotidianamente per svolgere il servizio" esordisce la lettera. "Da attente verifiche si evince che la causa principale è l'assenza ormai sistematica di pezzi di ricambio. Gli stessi a volte, vengono addirittura prelevati da vetture ferme da tempo e, purtroppo, dobbiamo denunciare che persino i pezzi di ricambi nuovi si rivelano di qualità scadente" scrivono. 

RITARDI NEL SERVIZIO - Le conseguenze sono quelle che molti utenti sono costretti a vivere ogni giorno per le strade della Capitale: "Tutto ciò si ripercuote inevitabilmente sulla qualità del servizio, con il paradosso di utenti in attesa alle fermate e di autisti in attesa di vetture da poter guidare". Una situazione che a volte arriva alla ribalta della cronaca per episodi di violenza: "A causa dei buchi di servizio e delle attese sempre più lunghe, spesso, la rabbia degli utenti sfocia in momenti di tensione ed aggressioni ai conducenti, assolutamente non colpevoli della situazioni". 

RICHIESTA DI INTERVENTO - Le rsu (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal) chiedono un intervento "immediato e risolutivo alla luce siprattutto degli ultimi accordi sottoscritti che puntano ad aumentare la produttività e la presenza di conducenti e operai". Accordi che per chi scrive "si rivelano paradossali se poi le colpe risiedono altrove". 

L'ultimo appunto riguarda nuovi filobus in dirittura d'arrivo presso il deposito: "Sono stati acquistati sei anni fa". Conclude la lettera: "I conducenti hanno il diritto di lavorare in sicurezza, così come i cittadini di avere un servizio efficiente". 

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