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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Torna il 'buono casa': l'aiuto all'affitto per svuotare i residence

Il Campidoglio ha comunicato di aver riaperto i termini per l'erogazione del contributo economico destinato alle famiglie ospitate nelle strutture per l'emergenza abitativa. Nei piani dell'amministrazione Marino andrebbero chiuse entro la fine dell'anno

E' stato pubblicato per la seconda volta l'avviso pubblico per l'assegnazione del Buono Casa alle famiglie che vivono nei residence per l'emergenza abitativa. I nuclei che avanzeranno la domanda, e saranno in possesso dei requisiti richiesti, soprattutto reddituali, potranno ricevere un contributo economico tra i 600 e gli 800 euro al mese per lasciare le strutture pagate dal Comune e affittare direttamente un appartamento. A predisporre il nuovo bando era stata la giunta di Ignazio Marino nel corso di una delle sue ultime sedute prima delle dimissioni, quella del 28 ottobre scorso. Tecnicamente si tratta di una "riapertura dei termini". I primi 'buono casa' erano già stati assegnati nella primavera scorsa. A quel tempo l'amministrazione aveva annunciato come circa 300 famiglie delle 446 che avevano fatto richiesta erano state giudicate idonee. 

LA CHIUSURA DEI RESIDENCE - La delibera propone il buono casa come "strumento principale per fornire una concreta risposta alle esigenze abitative" si legge in una nota del Campidoglio "e, allo stesso tempo, come superamento graduale dei Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea - C.A.A.T (i cosiddetti residence, ndr)". La chiusura dei residence infatti era uno degli obiettivi dell'amministrazione Marino. Con il buono casa l'amministrazione comunale puntava da un lato a ridurre i costi fuori mercato per l'affitto di tali strutture che arrivano a costare anche due mila euro a famiglia, e dall'altra a permettere ai nuclei in emergenza abitativa di abitare in appartamento.

IL PIANO B - Un modo per promuovere un "cambiamento culturale" specifica il Campidoglio in una nota, ma anche per sfoltire il numero di famiglie oggi ospitate nei residence molti dei quali entro la fine dell'anno dovranno chiudere i battenti. La gara per il nuovo Servizio di assistenza alloggiativa temporanea (i Saat), che doveva sostituire le vecchie strutture entro il 1 gennaio 2016 è infatti andata deserta. Di fronte alla notizia l'amministrazione ha giurato che li chiuderà comunque e allargare il numero di famiglie che lasceranno le strutture per usufruire del buono è uno dei primi passi del 'piano B' per la chiusura dei residence che dovrà avvenire entro la fine dell'anno. 

I DESTINATARI -  Il Buono Casa, si legge nella nota, è rivolto esclusivamente agli attuali ospiti dei Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea - C.A.A.T, e consiste in un contributo una tantum di 5.000 euro - di cui 4.000 euro a titolo di deposito cauzionale e 1.000 euro al fruitore del Buono - per coprire le mensilità di anticipo dell’affitto e le altre spese che si riterranno necessarie, e in una somma, compresa tra i 600 e gli 800 euro, che l’Amministrazione corrisponderà mensilmente direttamente al locatario, a copertura del canone d’affitto vero e proprio. Presupposto fondamentale per l’erogazione del Buono Casa è un contratto di locazione ad uso abitativo, a canone concordato, regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate.

LE FINALITA' - Nella nota il Campidoglio spiega che la "finalità specifica del Buono Casa è promuovere un netto cambiamento culturale riguardo la politica di solidarietà delle Istituzioni che, da una parte, con interventi assistenziali garantiscono la tutela nei confronti di quei cittadini che versano in una condizione di fragilità, dall’altra, devono favorire e valorizzare le risorse personali dell’individuo, con l’obiettivo di avviarlo ad un cammino autonomo e responsabile" continua il Campidoglio che spiega come anche "i sindacati degli inquilini condividono in pieno le finalità del Buono Casa". 

ASSOCIAZIONI DI PROPRIETARI - Per il Campidoglio però l'iniziativa può essere anche un modo per incentivare il mercato dell'affitto: "Allo stesso modo, le Associazioni Proprietari di casa intendono incoraggiare l’introduzione di tale istituto, che favorisce un rilancio istantaneo nel mercato degli affitti dei piccoli locatari di risorse immediate di cui si fa garante l’Amministrazione Comunale, e pertanto si impegnano a promuoverlo nella forma più ampia possibile presso i rispettivi associati".

INFORMAZIONI - Per saperne di più, è possibile rivolgersi al Dipartimento Politiche abitative (sito in Viale Pasteur, 1 – 00144 ROMA) nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.30, oppure inviare una e-mail a infocasa@comune.roma.it.

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