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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Buche, Roma in rivolta tra denunce al Comune e cortei di protesta

850 i romani che in tre settimane hanno chiesto al Comune un risarcimento danni tramite i moduli del Codacons. La top ten delle strade con più buche

I più fortunati hanno "solo" forato. Poi c'è chi ha dovuto cambiare il cerchione e chi è finito direttamente in ospedale. Roma non ne può più di poggiare su strade groviera. Le buche, rientranti a pieno titolo nei mali proverbiali della Città eterna, sono dappertutto. Centro, periferia, cambia poco. Vere trappole per ogni tipo di mezzo, dai più fragili scooter ai più stabili autobus. Il maltempo, non proprio un toccasana per l'asfalto, non ha dato tregua fino a ieri

I tempi di intervento sono lenti (siamo in attesa dei bandi del famoso piano Marshall, che dovrebbero essere assegnati subito dopo Pasqua stando alle ultime tempistiche fornite dal Campidoglio), la manutenzione straordinaria è una chimera. E intanto sono 850 i romani, infuriati, che dal 5 marzo a oggi hanno chiesto al Comune un risarcimento danni tramite i moduli messi a disposizione dal Codacons. Si va dai 10, 15 euro per una gomma bucata, ai 70, 100 euro (a seconda del modello) in caso si debba sostituire tutto lo pneumatico, a migliaia di euro in presenza di lesioni fisiche. 

Altri hanno percorso le vie legali in autonomia per sollecitare l'amministrazione a rimboccarsi le maniche. Singoli cittadini - vedi il caso di via di Porta Medaglia - e comitati di quartieri che diffidano le istituzioni. E' successo all'Eur, proprio dove mentre i residenti combattono con percorsi da rally, le strade destinate a ospitare il circuito della Formula E (nel weekend del 14 aprile) dovranno necessariamente trasformarsi in tavole da biliardo. La cronaca rende benissimo l'idea: a Vitinia, sempre in IX municipio, un autobus ha centrato ieri una buca, il vetro si è letteralmente frantumato.

Insomma, la rabbia c'è, e passa dalle controversie in tribunale ma anche da veri e propri cortei di protesta. Cittadini che scendono in piazza per reclamare ciò che dovrebbe rientrare nelle attività quasi scontate quando si amministra (bene) una città: la sicurezza delle strade. Tutti in rivolta contro i crateri che rendono impraticabili le carreggiate, da nord a sud. E contro il politico di turno - stavolta il turno è a cinque stelle - che non riesce a risolvere il problema se non con interventi d'urgenza.  

Sabato scorso un corteo ha sfilato per le strade di Ostia. Almeno 300 cittadini sono partiti dal Pontile percorrendo poi le vie, dissestate, del quartiere. Infernetto, Acilia e Casal Palocco, il quadro è insostenibile. E il 29 marzo, dall'altra parte della Capitale, sarà la volta della via Cassia. Appuntamento alle 19 sul piazzale della stazione Giustiniana. Perché anche qui, sulla maggiore arteria del quadrante nord, buche, spaccature, fenditure pericolose specie per chi viaggia su due ruote sono una costante. E stando ai dati forniti dal Codacons non rientra nemmeno nella top ten. 

L'associazione dei consumatori ha stilato la sua classifica in base alla provenienza dei moduli compilati dai cittadini per la richiesta danni. Tutte consolari di grande viabilità. In testa la via Ardeatina, segue la Casilina specie nel tratto compreso tra Torre Gaia e Villaggio Breda, e ancora la Colombo, l'Ostiense, la Tuscolana. Al sesto posto via di Acilia, al settimo via di Boccea. Ottava posizione per via Prenestina, all'altezza di Ponte di Nona, nona per la Tangenziale Est e, dulcis in fundo, il disastro dei disastri: la via Pontina.

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