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Buche, il Comune di Roma affida al Governo bandi per 60 milioni

Il Pd: "Quando una Sindaca non sa fare la Sindaca e decide di commissariarsi da sola"

Dal Governo al Campidoglio e da quest'ultimo di nuovo al Governo. I 60 milioni stanziati dall'esecutivo gialloverde per l'emergenza buche di Roma verranno gestiti e quindi messi al bando dal Provveditorato interregionale dei lavori pubblici, ovvero l'organo territoriale del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A stabilirlo un emendamento alla legge di bilancio. 

Un passaggio che nel contempo offre da un lato una soluzione al Comune di Roma, dall'altro ne certifica l'incapacità a portare a termine le gare. Secondo quanto emerge sarebbe stato proprio Palazzo Senatorio a richiedere l'emendamento in questione, per velocizzare l'assegnazione e per non appensatire ulteriormente il lavoro dei tecnici capitolini che in questi 2 anni e mezzo non hanno soddisfatto l'efficienza richiesta dall'ammnistrazione pentastellata. 

Una sorta di bandiera bianca che non è passata inosservata alle opposizione. Il consigliere capitolino del Pd Marco Palumbo attacca: "La Raggi auto-commissaria l'assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Roma. Cosciente dell'incapacità della sua squadra di bandire e aggiudicare gare d'appalto, la sindaca chiede aiuto al ministero delle Infrastrutture facendolo diventare stazione appaltante del Campidoglio e facendogli gestire un miliardo di euro di fondi per gli investimenti che l'amministrazione comunale non e' in grado di spendere. In pratica, la Giunta alza bandiera bianca sui lavori pubblici. Speriamo che questa resa incondizionata consenta di far partire qualche cantiere a Roma, dove le condizioni di strade, marciapiedi e verde pubblico sono notoriamente disastrate". 

I colleghi di partito, il capogruppo del Pd capitolino Anton Giulio Pelonzi e la consigliera dem Ilaria Piccolo, ancora più duri: "Quando una Sindaca non sa fare la Sindaca e decide di commissariarsi da sola. Trenta mesi persi per incapacità politica di dare il via libera ai lavori di manutenzione e ammodernamento della Capitale. Dai tentennamenti verso il precedente governo, con in testa l'ex ministro Calenda, pronto a finanziare opere di primaria importanza per Roma al fine aprire i cantieri, dal progetto #stradenuove ai piani Marshall più volte annunciati, ai monitoraggi e alle manutenzioni di viadotti marciapiedi aree verdi ecc.., insomma tanti paroloni e pochi fatti. Solo tanti inutili e monotoni annunci usciti dalla bocca della sindaca Raggi prima di capire che lei, proprio lei, non sa cosa fare, nemmeno tappare le buche". 
 

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