Sostituire i cavalli in carne ed ossa, con quelli di un motore elettrico. E’ questa l’idea che il Campidoglio sta coltivando per affrontare la questione delle botticelle romane. L’annuncio è già stato fatto ad inizio giugno. Da allora il Campidoglio si è messo al lavoro per portare nella Capitale le nuove botticelle elettriche.

Il primo giro di prova

“Venerdì scorso c’è stato il primo giro di prova dall'Auditorium Parco della Musica fino al centro sportivo di viale Tiziano – fa sapere il presidente della commissione mobilità Daniele Diaco – Il nuovo regolamento dovrà ricevere l'approvazione in commissione, poi in Giunta e infine in Aula Giulio Cesare. Nel frattempo verranno aggiornati il motore e la batteria delle nuove biovetture dal Pomos de La Sapienza che si è occupato anche di realizzare il prototipo cinque anni fa”.

L'obiettivo dichiarato

Il presidente della Commissione ambiente si lascia scappare anche una scadenza “Le botticelle  trainate dai cavalli saranno sostituite da quelle elettriche entro il 2018”. Un obiettivo che il consigliere M5s dichiara di voler perseguire “non solo per una questione di decoro, ma soprattutto per  tutelare il benessere di questi animali che sopportano quotidianamente fatica, caldo e smog”

Un problema rimandato

L'indicazione temporale fornita dall'esponente del M5s, non è però in linea con le aspettative di  quanto chiedono soluzioni immediate." Sulle botticelle bisogna intervenire subito, senza rimandare il problema di anno in anno - dichiara l'ex parlamentare democratico Stefano Pedica - Il presidente della commissione capitolina Ambiente Diaco dice che entro il 2018 le carrozze con cavalli verranno sostituite con quelle elettriche, spostando cosi' il problema di un altro anno- sottolinea Pedica - Se la giunta Raggi intende davvero togliere dalle strade di Roma le carrozze trainate da cavalli, in attesa di quelle elettriche, non puo' trasferirle subito nelle aree verdi della citta'? ". 

La richiesta d'intervento immediato

Nell'immediato vige l'ordinanza della Sindaca, che vieta di far circolare i cavalli quando le temperature superano i 33 gradi. Secondo i Verdi però, anche quest'intenzione verrebbe disattesa dall'assenza di controlli. In definitiva  "di biocarrozze ne sentiamo parlare fin dai tempi della giunta Alemanno, quando era stato progettato un prototipo del costo di 300 mila euro, ma finora non se ne e' mai fatto nulla - conclude Pedica - Non vorremmo ritrovarci anche questa volta davanti all'ennesimo annuncio".