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Botticelle, l’ordinanza della Sindaca non basta: per fermare i vetturini serve l’ondata di calore

I vetturini contestano il Campidoglio. Sed: “Botticelle ferme sopra i 30 gradi? Solo nelle giornate da bollino rosso, altrimenti la soglia resta quella dei 35 gradi”

Non c’è alcun automatismo. I vetturini possono continuare a circolare anche se la temperatura supera i 30 gradi. L’ordinanza della Sindaca Raggi infatti fissa dei paletti. Ma non vieta, tout court, la possibilità di utilizzare le botticelle. Il divieto è valido infatti solo a determinate condizioni.

Fermi nelle giornata da bollino rosso

Perché l’ordinanza abbia effetto è necessario che il bollettino della Protezione civile attesti un livello di rischio 3. Insomma i cavalli devono restare fermi nelle giornate infuocate, quelle da bollino rosso, che vengono periodicamente annunciate proprio dal Dipartimento di protezione civile. “Noi possiamo circolare fino a 35 gradi perché lo prevede il regolamento capitolino – ha spiegato Angelo Sed, presidente della Nuova Associazione Vetturini Romani (Naver) – quindi affermare che sopra i 30 gradi dobbiamo fermarci non è corretto. E ci espone anche alle critiche di quanti credono sia quello il limite. Invece è valido solo nelle giornate con ondate di calore di particolare intensità, appunto, di rischio tre”.

Una comunicazione imprecisa

La precisazione è doverosa perché la comunicazione diffusa dal Campidoglio rischia d’essere fuorviante. L’ufficio stampa di Roma Capitale il 30 giugno aveva infatti diramato una nota in cui, testualmente, si affermava che “La sindaca di Roma Virginia Raggi” aveva  firmato un’Ordinanza per effetto della quale si “vieta la circolazione dei veicoli a trazione animale, le cosiddette “botticelle”, in presenza di temperature pari o superiori a 30 gradi centigradi”. E’ vero, ma solo in giornate particolarmente torride. Quelle da bollino rosso. 

Cosa prevede il regolamento

In tutti gli altri casi rimane valido quanto previsto dal  Testo unico del Regolamento Capitolino. L’esercizio delle vetture pubbliche a trazione animale “è escluso qualora la temperatura sia superiore ai 35 gradi centigradi”. Ed i vetturini, che già nel 2019 hanno intrapreso  un braccio di ferro contro l'amministrazione Raggi, con tanto di ricorso vinto al Tar, conoscono bene il regolamento di Roma Capitale. 
 

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