Botticelle, la proposta: "Doniamo casette al Pincio ai terremotati del 24 agosto"

Smantellare le casette di legno abusive a villa Borghese, quelle che dovevano ospitare le botticelle trasferite da Testaccio, e offrirle agli allevatori delle terre colpite dal terremoto del 24 agosto. È la proposta che Italia Nostra Roma, l’associazione per la salvaguardia e la conservazione dell’ambiente e del territorio, pone all’attenzione delle istituzioni. "Le casette, non sono mai state utilizzate nonostante il milione di euro speso a danno della comunità, cosa che denunciammo a maggio scorso". 

Una storia che parte dal 2011, quando l'associazione aveva chiesto il sequestro del villaggio delle botticelle per evidente violazione del Codice dei Beni culturali. Violazione che perdura, secondo il pubblico ministero della procura della Repubblica che sta indagando. "Villa Borghese vive già in uno stato d’abbandono. Non può sopportare un altro abuso - concludono dall’associazione - Il villaggio per le botticelle messo a disposizione degli allevatori delle zone devastate dal terremoto e che ne hanno un’estrema necessità, risolverebbe due problemi".

Sul destino delle casette al Pincio hanno fatto discutere in queste ore le parole dell'assessore all'Urbanistica, Paolo Berdini, che sul tema ha risposto a un servizio di Striscia la Notizia. Cosa fare con le strutture sotto indagine? "Entro sei mesi le recuperiamo e procediamo al trasferimento". Una promessa inaccettabile per gli animalisti che ricordano all'assessore l'abolizione delle botticelle da sempre nel programma dei Cinque Stelle. Parole dell'assessore poi smentite dal presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco. "Troveremo per le casette un uso alternativo".