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Bioparco, inaugurato il primo museo in Europa su "Ambiente e Crimini"

Quattrocento metri quadrati pensati per sensibilizzare il pubblico contro le agromafie, i crimini ambientali ed i reaticontro le specie protette. Diaco (M5s): "Vogliamo educare al rispetto dell'ambiente e degli animali"

E’ stato intitolato al divulgatore scientifico Danilo Mainardi il Museo Ambiente e Crimine (M.A.Cri) del Bioparco di Roma. Nella giornata di venerdì 7 l’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari insieme al Presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco, hanno preso parte alla cerimonia durante la quale è stata mostrata la nuova veste della struttura.

Il primo in Europa

“Quest’inaugurazione – ha spiegato Diaco – è un chiaro segno della crescente importanza attribuita al benessere degli animali e alla loro tutela. La struttura, unica nel suo genere a livello europeo, avrà il delicato compito di sensibilizzare il grande pubblico su diverse tipologie di reati, da quelli che deturpano il patrimonio ambientale a quelli perpetrati nei confronti della specie protette, nel campo della sicurezza e nel settore agroalimentare. L’obiettivo è quello di ampliare la conoscenza su determinate tematiche, in modo tale da favorire la prevenzione ed educare al rispetto dell’ambiente e dei diritti degli animali”.

La futura riconversione del Bioparco

L’occasione dell’inaugurazione, è stata utilizzata da Diaco (M5s) per rilasciare un’importante promessa. “Al fine di assicurare una piena tutela degli animali, Roma Capitale è fermamente intenzionata a riconvertire il Bioparco in una struttura in cui ospitare gli animali sequestrati e garantire loro un’esistenza serena e tranquilla. Gli ingenti investimenti effettuati in tal senso da Roma Capitale, pari a circa 3 milioni di euro, testimoniano l’importanza attribuita dall’attuale Amministrazione a questa tematica”.

Il nuovo museo

In attesa di assistere a questo annunciato cambiamento, il Bioparco ha aperto i battenti del M.A.Cri. All’interno dei suoi 400metri quadrati, sono stati ricreati diversi contesti ambientali. E’ possibile trovare gli esemplari vivi delle Avocette, vittime dell’inquinamento delle zone umide, e quello delle testuggini marginate. Ma ci sono anche teche espositive con esemplari imbalsamati confiscati e finora custoditi dai Carabinieri Forestali e che, proprio per questo, vengono esibiti in pubblico per la prima volta. L’ingresso al Museo Ambiente e Crimini è legato a quello del Bioparco e non prevede maggiorazioni rispetto al prezzo del biglietto.
 

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