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Bilancio, tempo scaduto: lo spettro del commissariamento sul Campidoglio

Si attende ora la lettera del Prefetto. Lunedì intanto riprenderanno i lavori. Le opposizioni però, appellandosi al regolamento, hanno fatto sapere di non ritenere valida o convocabile l'assemblea

Ignazio Marino e la maggioranza di centrosinistra non ce l'hanno fatta: l'impresa di approvare il bilancio 2013 entro il 30 novembre è fallito. E' scaduto infatti alla mezzanotte di ieri il termine ultimo per l'approvazione e ora sul Campidoglio lo spettro del commissariamento si fa davvero concreto. Già alle 21, quando è caduto il numero legale e la seduta è stata sciolta, dai banchi dell'opposizione si è levato il grido "a casa, a casa...". L'iter ora prevederebbe un intervento del Prefetto che, attraverso una lettera, dovrebbe sollecitare l'approvazione, andando di fatto a concedere una proroga. Il presidente Coratti però, senza aver ricevuto la lettera, ha convocato l'assemblea capitolina per lunedì prossimo. Un tentativo di chiudere la partita fuori tempo massimo per il quale però le opposizioni si annunciano agguerrite.

Fratelli d'Italia, Nuovo Centro Destra, Movimento Cinque Stelle e Lista Marchini, con sfumature diverse, appellandosi al regolamento, hanno fatto sapere di non ritenere valida o convocabile l'assemblea di lunedì. Per Ghera e Rossin (Fratelli d'Italia), "Marino è al capolinea e il consiglio è di fatto sciolto dalla mezzanotte del 30 novembre".  Per Marco Pomarici del Nuovo Centrodestra "potrebbero esserci buone opportunità affinchè si possa fare ricorso rispetto alla convocazione di lunedì 2 dicembre sul provvedimento di bilancio avendo sforato la data prevista dalla norma del 30 novembre. L'opposizione sarà sempre vigile ma intanto attendiamo la diffida del prefetto al sindaco Marino: il primo risultato è centrato".

Il Movimento Cinque Stelle, domenica impegnato nel V-Day di Genova, ha fatto mettere a verbale che "lunedì 2 dicembre in assenza di proroga da parte del prefetto, non può svolgersi alcuna assemblea - si legge nella dichiarazione scritta - avente ad oggetto l'approvazione del bilancio previsionale 2013 essendo decorso il termine del 30/11/2013". "Per noi - ha detto De Vito - per poter essere convocata l'assemblea di lunedì, e continuare i lavori sul bilancio, la lettera del Prefetto sarebbe dovuta arrivare questa sera altrimenti la convocazione non è valida. Per quanto ci riguarda il tempo è scaduto". Insomma lunedì alla ripresa c'è da attendersi ben altro fermento rispetto a quello di sabato.

In aula infatti i lavori sono andati avanti a ritmo ridotto. All'ordine del giorno le ultime due delibere propedeutiche, una delle quali stabilisce gli aumenti di alcuni servizi a domanda individuale come la Ztl, i loculi nei cimiteri e il costo richiesto per l'apertura di nuovi centri commerciali. Delibere che non sono state però approvate perchè in serata è caduto il numero legale.

Sempre nella giornata di sabato nella maggioranza si è consumato lo strappo del consigliere Riccardo Magi che ha denunciato la cosiddetta "manovra d'aula". In pratica Magi ha svelato un meccanismo a suo dire consolidato secondo il quale ogni consigliere con il bilancio avrebbe a propria disposizione 50.000 euro per pagare iniziative sui territori nei quali si è stati eletti.  Una questione che l'esponente radicale dice di aver raccontato anche in una riunione di maggioranza del 26 novembre scorso al sindaco che avrebbe parlato di un eventuale maxiemendamento "da poter fare nei limiti della liceità". I 'pentastellatì si dicono d'accordo con Magi: "Daremo totale sostegno alla campagna di trasparenza - annuncia il capogruppo del M5S Marcello De Vito - Se fosse vero sarebbe indegno e dovrebbero andare a casa".

La maggioranza però, con un comunicato, ha smentito la ricostruzione. "Qualsiasi iniziativa adottata da questa maggioranza è mossa dall'unico interesse di fare il bene della città e risollevare la qualità della vita dei romani. Siamo al lavoro da circa una settimana in Assemblea Capitolina per dare alla città, dopo un anno, un bilancio e una certezza contabile ai servizi erogati dal Comune - spiegano i capigruppo di maggioranza - Di fronte ad una manovra dall'intento dichiaratamente ostruzionistico da parte delle opposizioni, che ne mette a rischio l'approvazione, la maggioranza, con determinazione e compattezza porterà, entro pochi giorni, all'approvazione il bilancio 2013. Naturalmente è compito degli uffici e della Giunta elaborare e approvare - aggiungono -, come da prassi, un emendamento alla delibera di bilancio che raccolga il parere dei Municipi e la lunga discussione che si sta svolgendo in Aula. Inoltre è responsabilità dell'Assemblea Capitolina, alla luce del sole e in piena trasparenza, discutere ed eventualmente migliorare la manovra per poi approvarla".

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