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Debito Roma Capitale, "Vediamo la luce alla fine del tunnel": finisce la stagione commissariale

La Sindaca annuncia per il 2021 la chiusura della gestione commissariale per il rientro del debito di Roma Capitale. Ad oggi sfiora i 12 miliardi. Assessore Lemmetti:"Siamo difronte ad uno spartiacque"

La ristrutturazione del debito monstre di Roma Capitale è a buon punto. Le cifre restano impressionanti ma la buona notizia, annunciata giovedì 4 aprile dalla Sindaca, è che finalmente "vediamo la luce alla fine del tunnel".

La buona notizia

In una conferenza stampa organizzata in Campidoglio, la prima cittadina, l'assessore al Bilancio  Gianni Lemmetti ed il viceministre all'Economia Laura Castelli, hanno chiarito qual è la strategia per far uscire la Capitale dall'indebitamento. La gestione commissariale, avviata per risanare il debito pregresso di Roma Capitale, terminerà nel 2021

Lo Stato si farà carico d' una parte dei debiti finanziari, compensandoli con una riduzione minima del contributo destinato ogni anno al commissario. Questo avverrà senza intaccare gli importi che, ogni anno, Stato e Comune versano ai creditori. Si parla rispettivamente di 300 milioni per il primo e 200 per il Comune. In tal modo  si creerà un risparmio pari a 2,5 miliardi fino al 2048 e per roma Capitale questo significa che, dal 2021 in poi, ci sarnno fondi per investimenti e per ridurre l'Irpef.

Un trend positivo

La ristrutturazione del debito è già partita. Rispetto ai 12,8 miliardi del 2008, oggi sono rimasti da versare poco meno di 12 miliardi. Con un'accelerazione significativa negli ultimi tempi visto che, ha spiegato il viceministro Castelli, "nei primi tre mesi del 2019 abbiamo liquidato il triplo dei debiti pagati nel triennio precedente". 

La riduzione del debito

"Oggi siamo di fronte a uno spartiacque- ha chiarito Lemmetti- Senza dire nulla a nessuno abbiamo iniziato a lavorare su tutti gli aspetti del debito e questi sono i risultati. Abbiamo ridotto il debito della gestione ordinaria e quello della gestione commissariale". Un risultato reso possibile, ha chiarito Castelli da "una norma che sara' inserita nel decreto Crescita".

"Incapaci a prescindere"

Palese la soddisfazione per il risultato raggiunto.  "Ci dite sempre che siamo incapaci, a prescindere – ha dichiarato Raggi -  Ma abbiamo lavorato pancia a terra per i romani. A questo tavolo ci sono io che sono nata a Roma insieme ad una piemontese  un toscano  e un lombardo. E tutti hanno lavorato alla gestione commissariale per i romani". Con l'occasione, la Sindaca si è tolta anche un sassolino dalla scarpa. "La stampa accreditata ha scritto che Lemmetti la maggiore esperienza lavorativa l'aveva fatta come cassiere in una discoteca – ha riocordato Raggi, riferendosi ai commenti usciti in seguito alla nomina dell'assessore toscano - Ma oggi lui è riuscito a fare una cosa di questa portata. Ce ne fossero di incompetenti del genere. Questi incompetenti stanno lavorando per il benessere dei romani".

L'auspicio

La notizia è stata commentata anche dall'opposizione. "Dall'avvio della consigliatura, insistiamo sulla necessità di ristrutturare il debito storico di Roma Capitale, chiudere la gestione commissariale e recuperare gettito da addizionale comunale extra – ha ricordato Stefano Fassina, capogruppo di Sinistra per Roma ed ex viceministro all'Economia durante il governo di Enrico Letta -  Speriamo che le norme annunciate arrivino davvero, con gli effetti annunciati, nel decreto Crescita. Segnaliamo ancora una volta alla Giunta Raggi la necessità di utilizzare una parte delle risorse 'liberate' per fare investimenti drammaticamente urgenti nelle infrastrutture a cominciare da linee metro, mezzi Ama e edilizia residenziale pubblica. L'addizionale extra non va cancellata per i redditi piu' elevati. La citta' non puo' permetterselo". 
 

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