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Bilancio 2014, Marino incontra la maggioranza: "Tagli alla spesa per 117 milioni di euro"

La manovra economica è pronta per essere approvata dalla giunta capitolina. Tra le ultime novità niente aumenti per l'Irpef ed esenzione dalla Tasi per le seconde case date in comodato ai figli

Un taglio alla spesa di 117 milioni di euro. Niente aumenti per l'Irpef. Esenzione dalla Tasi per le seconde case date in comodato ai figli. Sono queste le ultime novità del bilancio di previsione 2014 in via di approvazione da parte della giunta capitolina. Questa mattina il sindaco Ignazio Marino lo ha presentato la manovra ai capigruppo di maggioranza.

Il bilancio comunale 2014 di Roma prevede un taglio alla spesa corrente di 117 milioni di euro. I Municipi non subiranno tagli, l'Irpef non sarà alzata e anzi non la pagheranno 530.000 romani, 230.000 in più rispetto allo scorso anno. Queste le ultime novità legate al bilancio 2014. Tra gli altri punti c'è anche quello relativo all'esenzione del pagamento della Tasi per le seconde case date in comodato ai figli.

Il bilancio complessivo per il 2014 è pari a 6.553.606.681,23 euro. Le entrate tributarie ammontano a 2,9 miliardi, quelle derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato sono 874 milioni. Ed ancora: le entrate extratributarie ammontano a poco più di un miliardo, quelle derivanti da alienazioni, trasferimenti da capitale e riscossione crediti a 988 milioni e quelle derivanti da accensioni di prestiti sono 341 milioni. La cifra relativa agli investimenti è pari 1.028 milioni. Il patto di stabilità per il 2014 tiene bloccati 254 milioni.

Tra le spese correnti più importanti ci sono quelle per il personale per circa un miliardo, che pesa sul bilancio per il 21,46%, e quelle per le prestazioni di servizi per una cifra pari a 2,7 miliardi che pesa per il 56,64%. Il fondo svalutazione crediti pesa 288 milioni. Per quanto riguarda le uscite, quelle per le spese correnti sono pari a 4,8 miliardi e quelle in conto capitale 1,26 miliardi, per un totale di 5,8 miliardi di euro. A queste voci si devono aggiungere 352 milioni di spese per il rimborso prestiti e 367 milioni di servizi per conto terzi.

Per il capogruppo del Pd capitolino Francesco D'Ausilio “questo bilancio è un atto dovuto, un bilancio tecnico di spending review che contiene scelte obbligate a partire dal patto di stabilità che vincola gran parte della spesa corrente del Comune” afferma al termine dell'incontro con il sindaco. “La priorità era riportare credibilità rispetto al Paese". Nonostante queste caratteristiche per D'Ausilio “il bilancio contiene scelte di equità come il tema della Tasi, che non verrà pagata dalla metà dei romani, e il fatto che non ci siano tagli ai Municipi”. Per D'Ausilio però, dopo il bilancio, la Giunta deve varare “subito un piano di rientro in modo da fare uscire, entro tre anni, l'amministrazione comunale dalle difficoltà in cui si trova. Ora si apre una discussione che si concluderà dopo le elezioni europee”.

Meno positivo il commento del capogruppo di Sel in Campidoglio Gianluca Peciola che dichiara di voler prendere tempo per valutare: "È un bilancio duro e ci sono tagli consistenti sulla spesa corrente. Bisogna vedere cosa succede con una serie di proiezioni sui servizi e sui livelli occupazionali. Ma sono state comunque recepite alcune osservazioni di Sel, come quelle sugli investimenti importanti sulla casa, con 1.100 appartamenti in housing sociale, e quelle sul bonus oltre a quelle sul tema dell'Irpef" afferma Peciola. “Ci sono luci ed ombre, ora ci prendiamo un po' di tempo per valutare".

Toni cauti anche da parte del coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo: “Siamo modestamente soddisfatti. Sia per l'ampliamento della platea degli esentati Irpef, a mezzo milione di romani, che va di pari passo con gli 80 euro in busta paga del Governo Renzi, sia per la possibilità di non far pagare la Tasi a chi, con sacrificio, ha dato la propria casa ai figli. Non è il miglior bilancio del mondo ma è di sicuro il migliore con le somme che avevamo". Per Panecaldo “è un bilancio veritiero in cui non è stata nascosta neanche una voce. Ora bisogna legare il bilancio al piano di rientro che va messo in campo il prima possibile. È un bilancio di equità sociale e le facce sono più sorridenti rispetto a prima".

"Un'operazione verità, un bilancio che rifiuta di essere dopato da artifici contabili e finanziari” il commento del capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti. “Ci sono rigore e ricerca di mostrare definitivamente l'affidabilità e la credibilità di questa amministrazione davanti al Paese e alla città". Per il capogruppo di Centro democrarico, Massimo Caprari invece il bilancio è “una buona base di partenza. Si tratta di un bilancio molto positivo e migliorabile in Aula e durante l'anno con il piano di rientro e il Salva Roma".

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