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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bilancio 2014, l'opposizione dichiara battaglia: "Troppi tagli e aumenti delle tasse"

Nella sala della Piccola Protomoteca i consiglieri di opposizione di centrodestra hanno illustrato gli obiettivi degli oltre 35 mila emendamenti presentati

35 mila emendamenti e ordini del giorno contro il bilancio di previsione 2014 ribattezzato dall'opposizione il “bilancio delle tasse”. I gruppi di opposizione hanno presentato questa mattina in una conferenza stampa congiunta le correzioni che vorrebbero apportare alla manovra economica attualmente in discussione in Aula Giulio Cesare. In conferenza presenti Sveva Belviso (Nuovo centrodestra), Gianni Alemanno e Ignazio Cozzoli (Alleanza popolare nazionale), Marco Pomarici (Ncd), Fabrizio Ghera (Fdi), Davide Bordoni (Fi), Giovanni Quarzo (Fi), Dario Rossin (Fi), Lavinia Mennuni (Ncd), Giordano Tredicine (Pdl). “Non un atteggiamento ostruzionistico ma una naturale reazione a una manovra fortemente penalizzante”. Nel mirino gli oltre 300 milioni di nuove tasse; investimenti realisticamente pari a zero; tagli alla spesa per quasi 260 milioni con una riduzione in particolare per quel che riguarda il sociale; 250 milioni inseriti nel bilancio ma non “impegnabili” fino ad un eventuale sblocco del Patto di stabilità. Presentate anche una serie di proposte, dalla richiesta di una diminuzione per la tassazione a indicazioni sulle società partecipate. “Se il sindaco Marino accoglierà le nostre proposte su questi temi” ha spiegato la capogruppo in Campidoglio di Nuovo centrodestra “siamo pronti a ritirare tutti i 35 mila emendamenti. Altrimenti sarà battaglia dura”.

I TAGLI – Secondo quanto denunciato dai consiglieri di opposizione il “taglio di 120 milioni dichiarato dall'amministrazione Marino non è corretto”. Di fronte a una “reale contrazione della spesa per 510 milioni che se si sommano ai 529 di spesa vincolata del 2013 concessa dal Salva Roma superano il miliardo di euro”. La cifra è stata ricavata comparando la spesa corrente stanziata nel 2013 e il riepilogo per il 2014. Secondo i consiglieri di centrodestra i tagli andranno a colpire per 15 milioni sulla centrale acquisti; per 380 milioni di tagli sui dipartimenti, 40 sul personale e 65 sui Municipi.

SOCIALE – A creare maggiore preoccupazione i tagli della spesa per quanto riguarda il servizi sociali. Lungo l'elenco dei servizi che rischiano di “saltare”. Ecco alcuni dei tagli elencati: 4 milioni per l'assistenza ai disabili nelle scuole; 10 milioni per l'assistenza domiciliare nei Municipi; 20 milioni per la scuola materna e altrettanti per gli straordinari dei Vigili Urbani; 10 milioni per la manutenzione dei plessi scolastici; 12 milioni sul contratto di servizio per il trasporto pubblico. “Per questo motivo abbiamo formulato un ordine del giorno vincolante per non andare al di sotto dei 400 milioni di euro, comunque non sufficienti a mantenere invariati i servizi, per quanto riguarda il sociale” spiega Belviso.

PROPOSTE – Con l'obiettivo dichiarato di voler portare avanti “un'opposizione costruttiva” sono state presentate nel corso della conferenza stampa una serie di proposte. Al primo punto la diminuzione della tassazione: tra i punti l'innalzamento della soglia di esenzione della Tari dagli attuali 6.500 euro a 10mila; innalzamento delle detrazioni Tasi oltre che di diminuire la tariffa Ztl, il ritiro delle tariffe sulla sosta a pagamento e gli incrementi sulla tassa di soggiorno. Infine l'applicazione del quoziente familiare. Per quanto riguarda le nuove entrate la richiesta è di raddoppiare la richiesta di indennizzo per gli extra costi da parte del Governo da 110 milioni a 250, di ridurre del 30% i compensi accessori dei dirigenti e di riprendere la vendita degli alloggi Erp agli inquilini. E ancora. Sulla spesa il centrodestra chiede di aumentare quella sul sociale e di ripristinare gli stanziamenti sulle materne. Di destinare almeno 10 milioni per le assunzioni dei vincitori del cosiddetto concorsone. Di ripristinare gli stanziamenti per la manutenzione delle strade e quelli per la protezione civile. E di chiedere al Governo l'accesso a un prestito di un miliardo da parte della Cassa depositi e prestiti per gli investimenti strategici. L'ultimo punto sottoposto all'attenzione del primo cittadino riguarda le società partecipate, in particolare Atac, Ama e Palaexpo. La richiesta è quella produrre una “visione strategica”.

I COMMENTI - “Se il sindaco accetterà le nostre proposte siamo disposti a ritirare in blocco gli emendamenti. Il bilancio verrà votato in due giorni” ha commentato Belviso. “Il nostro obiettivo non è affossare Marino più di quanto non sta già facendo da solo ma collaborare per il bene della città. In caso contrario la nostra opposizione sarà feroce e senza sconti per nessuno". Dure le parole dell'ex sindaco Gianni Alemanno che ha definito l'amministrazione Marino “sostanzialmente commissariata”. Per Alemanno tutto “è rimandato alla posizione che il Governo assumerà in merito al piano di rientro, il particolare per quanto riguarda gli extra costi e lo sblocco del patto di stabilità”.

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