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Acqua e Atac pubbliche, Grillo in Campidoglio detta la linea ai consiglieri

Il leader del M5S nella sala delle Bandiere con Raggi e i consiglieri: "Virginia è una macchina da guerra e voi consiglieri siete perfetti". Poi ha sottolineato l'importanza della "politica sul territorio"

"Virginia è una macchina da guerra e voi consiglieri siete perfetti. Noi stiamo crescendo". Beppe Grillo, a Roma per sostenere la proposta di legge sul taglio degli stipendi dei parlamentari, è salito a sorpresa in Campidoglio per incontrare la sindaca di Roma e la squadra di consiglieri pentastellati, assessori esclusi. Un incontro immortalato e diffuso sui social in tempo reale dalla sindaca Raggi all'indomani da una giornata che ha registrato non pochi malumori all'interno dell'orbita a Cinque Stelle. Non è piaciuta a tutti, infatti, l'intervista di Virginia Raggi su Repubblica che avrebbe, secondo alcuni, oscurato mediaticamente la battaglia dei parlamentari. Tra la sindaca e il comico genovese, accompagnato dal responsabile nazionale della comunicazione Rocco Casalino, non si sarebbe però tenuto alcun incontro privato. 

Il blitz di Grillo invece sembra essere servito a dimostrare la fiducia del leader verso l'amministrazione romana. "Abbiamo parlato con i consiglieri che sono il cuore del Movimento, la parte politica. C'era un'atmosfera straordinaria e bellissima, c'è una bella squadra e questo mi ha fatto veramente aprire il cuore" ha commentato lasciando Palazzo Senatorio. "Abbiamo tutti contro, ci sentiamo dei leoni" avrebbe pronunciato Grillo secondo la versione di uno dei presenti all'incontro. 

Importanza nel mantenere l'acqua pubblica, un'opposizione netta a qualsiasi ipotesi di commissariamento per Atac, così come richiesto da un ordine del giorno approvato ieri in Senato, e soprattutto l'importanza della politica sul territorio. Grillo avrebbe invece sottolineato più volte l'importanza della "politica sul territorio", ritenuta la più importante, quella di serie A. L'importante, avrebbe detto, è ascoltare sempre i cittadini e stare tra la gente trasformando le loro richieste in atti.

Il comico genovese sarebbe stato poi molto duro sull'ipotesi di un eventuale commissariamento di Atac dopo l'approvazione, avvenuta ieri sera in Senato, di un odg Pd-Fi che impegna il governo "a verificare la situazione economico-finanziaria" della municipalizzata e a valutare "se sussistano le condizioni per porre in essere procedure idonee a sostenere il rilancio dell'azienda anche attraverso procedure straordinarie". A quanto si apprende da fonti del Campidoglio presenti all'incontro, il leader del M5s avrebbe espresso la sua contrarietà a levare l'azienda pubblica dei trasporti ai romani chiedendo di intervenire in ogni modo per evitare che ciò avvenga.  

Una posizione in linea con quella espressa questa mattina dalla sindaca, proprio sul blog di Grillo: "Vogliono togliere l’Atac ai romani ma noi non lo permetteremo", esordisce Raggi. "L'Atac non si tocca perché è dei cittadini che l’hanno profumatamente pagata con le loro tasse". Poi ha aggiunto: "Stavolta non glielo permetteremo: se vogliono la guerra, la guerra avranno. Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale, Atac è nostra. Vergognatevi" ha concluso la sindaca.

"È stato sostanzialmente un saluto, perché non conosceva molti di noi. Ci ha incoraggiato e ci ha voluto conoscere di persona, perché a parte pochi non aveva mai avuto modo di incontrarci fisicamente" il commento del consigliere capitolino del M5S, Angelo Diario, al termine dell'incontro con il leader Beppe Grillo in Campidoglio.  

Questo il commento, affidato a Facebook, del capogruppo in Campidoglio Paolo Ferrara: "Tutti vogliono sapere cosa ci ha detto Beppe. Specialmente i giornalisti. Tutti vogliono sapere quali sono i temi che abbiamo trattato. Tutti vogliono sapere se ci ha spronato, incoraggiato o rimproverato. Beppe che parte da Genova per rimproverare la maggioranza in Campidoglio? Siate seri fatelo per la città. Cercano tutti un fine da collegare ad un gesto, una frase da amplificare e un difetto da riportare. Un segreto da scoprire. Sempre pronti a scoprire finti problemi, incuria, maleducazione e straordinarietà quando in questo gesto, ma soprattutto nell'incontrarsi, c'è semplicemente molta umanità".

Poco dopo sul blog di Grillo è comparso un post contro il Pd romano in merito alle vicende di mafia capitale. Proprio oggi la sindaca Raggi è stata ascoltata in commmissione Antimafia. "Eccole le tre scimmiette Pd: non vedo, non sento e non parlo. O meglio non ricordo (Campana), non rispondo (Zingaretti) e non c'ero e se c'ero dormivo (Orfini)" ha scritto. "Per trentotto volte Micaela Campana, deputata Pd, membro delle Commissioni Giustizia e pedina importante nella segreteria di Renzi, ha risposto "non ricordo" alle domande che i pm le hanno fatto lunedì durante la 128esima udienza del maxi processo Mafia Capitale, come teste della difesa del ras delle coop rosse, Salvatore Buzzi". Poi in merito a Zingaretti: "Abbiamo scoperto, dopo due anni, che era indagato per corruzione e turbativa d'asta anche lui in Mafia Capitale solo il giorno del suo proscioglimento. Zingaretti 24 ore dopo le amnesie della Campana ha fatto l'indiano e si è avvalso della facoltà di non rispondere". E infine Orfini: "Quello che fino all'ultimo diede copertura politica al piddino Tassone di Ostia (Pd), oggi ai domiciliari perché beccato con le mani nella marmellata sempre nell'inchiesta Mafia Capitale". 

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