Si chiude l'esperienza del centro di accoglienza Baobab di via Cupa. Questa mattina gli ultimi transitanti ancora ospitati nella struttura sono stati portati via. Alla base della chiusura motivi amministrativi legati alla controversia con la proprietà. Nessun motivo di ordine pubblico quindi, ma solo la volontà, da parte del Campidoglio, di ottemperare alle disposizioni dell'Autorità Giudiziaria. 

Dopo le incomprensioni dei giorni scorsi, tra i valori e il Campidoglio è tornato il sereno. Oggi tutti gli ospiti del centro sono stati riallocati presso altre strutture grazie anche all’impiego del personale del Dipartimento Sociale. "Anche i materiali dei volontari presenti nel centro", fa sapere il Campidoglio,  "riceveranno una sistemazione. L’Amministrazione sta operando per individuare ulteriori soluzioni per i migranti in transito dalla città". Anche per questo una delegazione di volontari sarà ricevuta nuovamente in Campidoglio il 15 dicembre.

Insomma, chiude il Baobab ma si riparte dal Baobab. Già, perché quello di via Cupa ha rappresentato un modello di accoglienza nuovo, basato sul volontariato dal basso e sulla solidarietà dei romani. Una pagina diversa rispetto all'accoglienza made in Mafia Capitale, capace di accogliere da luglio ad oggi quasi 35.000 rifugiati, tutti in transito nella Capitale. 

Anche per questo i volontari del Baobab questa mattina si sono riuniti davanti al centro, simbolicamente per non disperdere questa straordinaria esperienza che rimesso i migranti al centro del sistema di accoglienza. Fuori dalla struttura è stato allestito un infopoint per dare informazioni ai migranti. Ad affiancarla una struttura per i servizi di prima assistenza.