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Case popolari, il Campidoglio chiede l'annullamento del bando regionale da 22 milioni di euro

Raggi e Vivarelli: "Per partecipare c'erano solo 7 giorni. La pubblicazione sul Bur solo il 31 dicembre"

La sindaca Virginia Raggi e l'assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative, Valentina Vivarelli, hanno chiesto al competente dipartimento di Roma Capitale di avanzare istanza alla Regione Lazio per l’annullamento dell’avviso pubblico per la selezione di progetti di edilizia residenziale sociale, finalizzati anche alla realizzazione di nuovi alloggi popolari, con 22 milioni di euro assegnati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sulla base della delibera CIPE n.127/2017. Un bando al quale hanno partecipato solo le Ater mentre nessun comune del Lazio, Roma Capitale in primis, ha partecipato. La notizia è stata data il 16 gennaio scorso da Romatoday, che ha contattato il Campidoglio prima della pubblicazione della notizia.

Nel mirino del Comune di Roma "gli esigui termini previsti per la presentazione degli interventi, dal 13 al 20 dicembre 2019, soli 7 giorni" che secondo Raggi e Vivarelli "hanno reso quanto mai difficoltosa, per non dire impossibile, la presentazione di idonee progettualità. Altre Regioni hanno concesso termini ben più ampi".
Non solo. "L’avviso è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) soltanto il 31 dicembre 2019, ad avvenuta scadenza dei termini per la partecipazione" fatto che per il Campidoglio ha leso "l’interesse legittimo di Roma Capitale e di tutti gli altri Comuni aventi diritto".

Roma Capitale inoltrerà quindi "una segnalazione anche al Difensore Civico della Città Metropolitana e a quello della Regione Lazio. La Sindaca Virginia Raggi ha infine dato mandato all’Avvocatura comunale di adire le vie legali per la tutela dei diritti dell’Amministrazione Capitolina nelle sedi opportune".

"Un bando pubblicato dopo la scadenza del termine. Un bando della durata di 7 giorni. La Regione Lazio gestisce così i fondi assegnati dal Mit agli enti locali per costruire e ristrutturare case popolari delle quali la nostra città ha decisamente bisogno", le parole dell'assessora alle Politiche abitative, Valentina Vivarelli. "Ho chiesto l’annullamento del bando regionale da 22 milioni di euro per la selezione di progetti di edilizia residenziale sociale. Non è ammissibile che la capitale d’Italia, una città così gravata dall’emergenza abitativa, venga privata della possibilità di reperire risorse statali già stanziate".

La notizia è stata commentata anche dalla presidente della commissione Urbanistica, Donatella Iorio: "Dopo aver evidenziato che il bando aveva avuto una durata troppo breve rispetto a quella prevista nelle altre regioni, dopo aver denunciato che tale circostanza aveva messo “fuori gioco” il comune di Roma, abbiamo continuato a studiare i documenti a nostra disposizione perché volevamo vederci chiaro". 

"La giunta Zingaretti ha preso 22 milioni di euro stanziati dallo Stato e li ha assegnati con una procedura che assume i contorni di una farsa", rincara la dose il capogruppo pentastellato, Giuliano Pacetti. "Pensate che il bando per accedere a queste risorse è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Lazio il 31 dicembre 2019, peccato che era già scaduto il termine per presentare le domande. Gli unici due partecipanti alla gara, sono stati Ater – società della Regione Lazio – e il Comune di Tivoli. Tutti gli altri Comuni, compreso quello di Roma, non ne hanno avuto notizia e non hanno avuto il tempo di presentare progetti".

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