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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bando solo a fine luglio e non ancora assegnato: la pulizia dei tombini affidata alle ditte della manutenzione stradale

Solo il 25 luglio la pubblicazione del bando per la pulizia dei tombini. Ad oggi non risulta ancora assegnato

A che punto è la pulizia dei tombini a Roma? Raggi sta pulendo le caditoie? A neanche 24 ore dal nubifragio che ha mandato in tilt la Capitale, tutti si interrogano sulle cause di quanto accaduto. Un evento eccezionale, certo: in pochi minuti è caduta una quantità d'acqua e di grandine fuori dall'ordinario. C'è però anche la componente della mancata pulizia dei tombini. Impossibile, da parte della rete, non evocare gli sfottò della sindaca quando era consigliera d'opposizione e a guidare la città c'era Ignazio Marino: "Domani piove, gonfiate i gommoni diceva". 

Quando pioveva e i grillini dicevano: "Marino dimettiti e stura il tombino"

Inevitabile quindi chiedersi cosa stia facendo quest'amministrazione in materia di pulizia di tombini, caditoie e bocche di lupo ovvero le infrastrutture minime e ordinarie deputate alla ricezione delle acque piovane. A luglio abbiamo dato notizia della pubblicazione del bando per la pulizia dei tombini. Era il 25 luglio, estate piena e sottolineavamo il ritardo nella pubblicazione.

Allora scrivevamo

 Due le gare pubbiche per l'assegnazione dei lavori sbloccate dopo un primo stop dell'Anac, la prima per le strade della Grande viabilità (800 chilometri di competenza del dipartimento Lavori pubblici) da 2 milioni e 400mila euro divisi in quattro lotti da 600mila, la seconda per gli 8mila chilometri di viabilità secondaria in capo ai municipi da 1 milione e 400mila euro. Sono fondi del Giubileo, inutilizzati, ed entrambi i bandi durano un anno. La presentazione delle offerte scade tra il 29 e il 31 agosto. Poi, per l'apertura delle buste e l'assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice, ci vorrà del tempo. Come minimo due, tre mesi. Ma potrebbero volercene anche tra sei e otto. La stagione delle piogge sarà già ampiamente cominciata.  

Già allora si parlava di almeno due mesi per l'aggiudicazione. Fine settembre quindi.

Qualche giorno fa abbiamo chiesto conto del bando all'ufficio stampa dell'assessorato ai lavori pubblici che ci informava come il bando stesso non fosse stato ancora assegnato. Nessuna azione specifica per la pulizia di tombini e caditoie. Chi si occupa quindi di questo lavoro ordinario? Oggi come allora la risposta è la stessa. Nel frattempo, assicurano dall'assessorato, ai chiusini pensano gli stessi operai che si occupano della manutenzione stradale ordinaria, sempre con gli accordi quadro. 

A luglio il Comune aveva nel cassetto un'altra gara più rapida, un unico lotto da 98mila euro (sotto il milione si può procedere con le offerte al massimo ribasso) da assegnare sul Mepa, il Mercato elettronico della pubblica amministrazione, che scade il 4 agosto. Con affidamento entro a ottobre. Anche da questa nessuna notizia. 

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Non aiuta poi la situazione di quei quartieri di Roma, da Prima Porta al Salario al litorale di Ostia, dove sono gli impianti fognari a non essere mai stati adeguati alla speculazione edilizia che nel tempo ha riempito la Capitale di cemento selvaggio. Ma qui non si interviene con bandi dell'ultima ora. Insomma, le motivazioni degli allagamenti sono più che note e si ripetono a ogni nubifragio. E' toccato a tutti i sindaci il caos da allagamenti, senza esclusione di colori politici. Con gli stessi danni, le stesse misure adottate per evitare il peggio, le stesse scuse laddove gli interventi si sono rivelati insufficienti. Anche con Raggi e il Movimento Cinque Stelle nulla è cambiato. 

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