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Mense scolastiche, genitori al fianco dei lavoratori: raccolte 11 mila firme per fermare il bando

La raccolta è stata coordinata dall'associazione Genima: "Chiederemo un incontro alla Baldassarre"

Nella battaglia per chiedere il ritiro del bando per la refezione scolastica del Comune di Roma, i genitori si schierano a fianco dei lavoratori. L'associazione Genima, acronimo di Genitori Nidi e Materne, ha raccolto 11 mila firme a sostegno della causa, che verranno depositate nei prossimi giorni presso l'assessorato capitolino alle Politiche Sociali. Proprio due giorni fa si è tenuta l'assemblea pubblica organizzata da Genima.

“Abbiamo deciso di raccogliere queste firme perché riteniamo che il bando non possa garantire la qualità del servizio”, spiega a Romatoday un genitore dell’associazione Genima. “Abbiamo apprezzato molto il fatto che nelle linee guida del bando siano state inseriti cibi biologici e a chilometro zero. Ma sappiamo molto bene che questi prodotti hanno un costo, e con i 4 euro a pasto, dato trapelato nei giorni scorsi, non capiamo proprio come possano essere rispettate. A maggior ragione, se nella cifra sono inseriti anche i nidi. Ogni mamma sa che il cibo per un bambino di 6 mesi costa di più di quello per uno di 18 mesi. Non ci è chiaro come pensano di renderlo sostenibile”.

Nel mirino soprattutto i circa 4 euro proposti dalla società pre-selezonata, in merito alla quale sono in corso una serie di accertameti, che secondo i lavoratori non garantiscono la qualità del servizio. Nella cifra, hanno spiegato, sono ricompresi investimenti sulla riqualificazione dei luoghi e il costo del personale, per le materie prime e per la gestione bancaria e aziendale. Il “vero costo del pasto”, hanno spiegato in più occasioni i sindacati, “si aggira attorno ai 2 euro senza distinzione tra tipologie di scuole, infatti i nidi che dovrebbero avere un costo maggiore sono messi alla pari delle materne e delle elementari”. 

I genitori sono a fianco dei lavoratori anche per quanto riguarda la rivendicazione sindacale: “La sostenibilità del servizio non deve essere solo ambientale, ma anche sociale. Il personale che lavora con i nostri figli deve avere molta pazienza, spesso è costretto a lavorare più ore del previsto e noi vogliamo che tutti lavorino in condizioni agevoli. Nel corso della commissione Trasparenza convocata sul tema giovedì scorso, inoltre, sono emerse numerose negligenze anche nella gestione attuale. Per questo chiediamo che sia innalzata fin da subito la sorveglianza in merito al servizio”. Le 11 mila firme verranno consegnate nei prossimi giorni all’assessora capitolina alle Politiche sociali, Laura Baldassarre. “Confidiamo nel dialogo. I genitori sono molto preoccupati”. 

Le segreterie di Roma e del Lazio dei sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil Roma Lazio, Uiltrasporti Uil annunciano che "la mobilitazione continua" e spiegano: "Date le evidenti e ormai note criticità verrà inoltre presentata dalle opposizioni una mozione per ogni Municipio di Roma per chiedere il ritiro in autotutela del Bando di gara della Refezione Scolastica".

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