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Torno subito è ufficialmente un pasticcio. La Regione ha scelto consulenti senza competenze

La selezione era già finta al centro delle polemiche che sottolineavano la vicinanza politica, area Sel, tra i vincitori e il vicepresidente regionale. Intanto Laziodisu ha già emesso il nuovo bando

Dopo le polemiche politiche in merito alla selezione del personale, il bando regionale 'Torno subito' torna a far parlare di sé. Questa volta è il Tribunale amministrativo del Lazio ad abbattersi come un terremoto sul progetto emesso dall'ente di diritto allo studio Lazioadisu volto a finanziare borse di studio all'estero per cinquecento giovani studenti. Il tribunale infatti con la sentenza n. 7956 del 22 luglio 2014 ha “annullato l'intera procedura selettiva per il conferimento di dodici incarichi di collaborazione coordinata e continuativa” per il progetto, si legge sul sito istituzionale di Lazioadisu in una nota pubblicata l'11 agosto scorso. In merito alla selezione del personale, dunque, tutto da rifare. Dalla Regione Lazio però ci tengono a specificare, anche per rassicurare i giovani vincitori del bando, che “il Tar ha annullato il personale non il progetto che quindi proseguirà senza interruzione”.

LA POLEMICA - Il progetto che finanzia borse di studio all'estero con la clausola di tornare nel Lazio per 'reinvestire' quanto appreso sul proprio territorio, era finito al centro di una polemica politica resa nota dal settimanale L'Espresso. L'articolo infatti sottolineava la vicinanza politica, area Sel, nettamente smentita dagli uffici di via Cristoforo Colombo, tra i vincitori del bando e il vicepresidente e assessore regionale alla Formazione, Ricerca, Scuola e Università Massimiliano Smeriglio.  A chiedere chiarimenti in merito era stato proprio il tesoriere e deputato del partito, in seguito passato al Pd, Sergio Boccadutri che su Facebook scrisse: “Posso chiedere al mio responsabile dell'organizzazione di smentire le notizie riportate dall'Espresso?“

POCA PUBBLICITA' - Poi la sentenza del Tar. Tutto è partito dal ricorso di uno dei ricorrenti al bando che ha lamentato irregolarità nella pubblicizzazione del bando e nella valutazione delle professionalità. Si legge nella sentenza: “L'ente Lazioadisu si è infatti limitato a pubblicare l’avviso di selezione sul proprio sito internet e peraltro, come afferma il ricorrente senza smentita sul punto da parte dell’Amministrazione, nemmeno nella pagina principale del sito stesso, rendendo quindi molto difficile la conoscenza dell’avviso pubblico a soggetti che non fossero in qualche modo addetti ai lavori”. Continua la sentenza: “E’ evidente che tale comportamento, che la difesa dell’Amministrazione dichiara essere conforme a prassi ed a non meglio specificata disciplina regolamentare, urta con i principi in primo luogo costituzionali di buon andamento della pubblica amministrazione, di trasparenza e di imparzialità, consentendo di fatto la partecipazione alla selezione solo ad un ristretto numero di persone”.

LA SELEZIONE DEI CURRICULA - Il Tar ha avuto da ridire anche sulla composizione della commissione che ha valutato le candidature e sulla posizione del capoprogetto, Luciano Ummarino. In merito al primo punto per il Tar la commissione “non era composta da soggetti professionalmente adeguati alla specifica selezione tecnica” in quanto era necessario “nominare una commissione di livello universitario”.  Da rivedere per il Tar anche le modalità di selezione del capoprogetto. Si legge nella sentenza: “I criteri individuati nel bando per valutare il colloquio erano cinque, mentre la valutazione del ricorrente ha avuto riguardo solo ai primi due e quella del vincitore ai primi due ed al quinto”. Continua il testo: “Se si raffrontano i curricula del ricorrente e del vincitore emerge una notevole differenza di professionalità, essendo in particolare quella acquisita dal ricorrente, maturata in una struttura pubblica specifica (Agenzia Nazionale per i Giovani) che verosimilmente avrebbe potuto essa stessa costituire diretto e più economico supporto per la realizzazione del progetto in esame, ove si fossero riscontrate professionalità interne adeguate”.

NIENTE RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO - Il nuovo bando per la selezione di dodici nuove figure professionali è stato emesso da Lazioadisu lo scorso 11 agosto. Per velocizzare i tempi “considerando prevalente l'interesse dei 499 vincitori del bando ed al fine di evitare qualsiasi disservizio al corretto iter del bando stesso ha ritenuto opportuno attivare immediatamente le procedure per una nuova selezione pubblica che tenesse conto delle osservazioni del Tribunale amministrativo” scrive Lazioadisu in una nota. Per lo stesso motivo, per ora, l'agenzia ha deciso di non avanzare nemmeno il ricorso al Consiglio di Stato né di chiedere sospensiva della sentenza al Tar, mossa che “avrebbe sicuramente determinato una prolungata ‘vacatio’ nel sistema di assistenza tecnica nel momento di maggiore necessità, cioè nel periodo compreso tra metà agosto e inizio ottobre durante il quale avverranno la stragrande maggioranza delle partenze dei vincitori del bando”. Come spiegano anche dalla Regione infatti “alcuni dei vincitori sono già partiti. Non ci possiamo permettere di far mancare loro assistenza tecnica di cui necessitano”.

IL NUOVO BANDO - Il nuovo bando rimarrà aperto per  30 giorni, fino al 10 settembre. La durata non sarà più di 17 mesi ma partirà da settembre-ottobre, ovvero all'avvio del nuovo incarico, fino a giugno 2015. “Gli incarichi conferiti ai vincitori saranno di Collaborazione coordinata e continuativa ed avranno durata fino al 30 giugno del 2015. Gli importi massimi di contratto saranno di complessivi 30.600 lordi per il coordinatore del progetto, 24.750 euro lordi per le figure ‘senior’ e 18.900 euro lordi per le figure ‘junior’”. In merito al bando precedente il compenso totale per 17 mesi per il coordinatore del progetto era di 67.930 euro, 55.140 euro per la posizione 'senior', 39.740 euro per la posizione di 'junior'. Conclude poi Lazioadisu: “Dando seguito a quanto richiesto dal Tar, Laziodisu provvederà ad inserire nella commissione di valutazione docenti universitari esterni che affiancheranno i dirigenti interni dell’ente”.

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