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Canili comunali, al via il bando: 5 milioni e 400mila euro per 3 anni di gestione

Le due strutture di Muratella e Ponte Marconi saranno affidate al vincitore della gara a partire dal 1 gennaio 2019

Pubblicato il bando per la gestione dei canili comunali Muratella e Ponte Marconi. Il precedente affidamento, valido per un anno, è scaduto il 17 gennaio 2018. E il Campidoglio è andato avanti in regime di proroga, nelle more dell'avvio di un nuovo appalto, on line da oggi. 

Il servizio di gestione è triennale, 36 mesi, per un valore totale di 5 milioni e 400mila euro. Gli operatori selezionati saranno addetti al controllo, custodia, assistenza degli animali ospitati e gestione delle adozioni. Oltre alla pulizia e disinfestazione costante degli spazi destinati agli animali. In totale Muratella potrà ospitare fino a 400 cani e 40 gatti, mentre Ponte Marconi fino a 200 cani. Le offerte dovranno pervenire entro il 6 settembre. E il nuovo servizio, sulla carta, dovrebbe partire dal 1 gennaio 2019. 

Una vicenda quella dei canili comunali della Capitale più volte al centro di cronache e polemiche. Che spinse la stessa base Cinque Stelle del comitato Tutela Animali alla protesta. Un anno e mezzo fa la gestione dei servizi venne affidata al rifugio Agro Aversano, vincitore di una gara bandita sotto il commissario Tronca.

Ma nel mirino delle denunce sono finiti il taglio pesante di fondi da impiegare per la gestione delle strutture (da 4 milioni annuali a un milione e mezzo) e il riassorbimento solo parziale dei lavoratori di Avcpp, l'associazione che si è occupata per anni del servizio con affidamenti diretti da Roma Capitale. 

E proprio Simona Novi, per sette anni presidente della onlus, commenta a RomaToday: "Un bando triennale del valore di 5.400.000 euro più IVA significa che ogni anno il Comune di Roma spenderà 2.196.000 euro per la gestione di 2 canili e 600 cani. 10 euro al giorno a cane. Esattamente quanto spendeva quando i canili erano 4 e non due, e i cani 1000 e non 600". Poi il j'accuse ai gestori attuali: "I cittadini non devono più assistere a quanto visto nel corso del 2017, quando la gestione dei canili è andata ad un imprenditore di Caserta: animali curati a spese dei volontari, il canile Ponte Marconi autorizzato per 200 cani, pagato al gestore per 200 cani e occupato solo da 100 cani (costringendo la collettività a pagare l'ospitalità di 100 cani nelle strutture private convenzionate)  e 77 cani rientrati in canile per le adozioni sbagliate affidate ai volontari. E intanto 60 ex operatori professionalizzati dei canili sono disoccupati e senza neanche più la NASPI. Questo è il risparmio del Comune di Roma?". 

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