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Campidoglio, l'opposizione spinge per la revoca di De Vito. Fassina: "Così l'Aula è ferma"

L'ex grillino è ora agli arresti domiciliari ma rimane il presidente dell'Assemblea Capitolina. Fassina (Sinistra x Roma): "Con i capigruppo dell' opposizione vogliamo chiedere ai 5 stelle la revoca di De Vito"

Enrico Stefàno, il 4 luglio, ha deciso di rimettere l'incarico di Vicepresidente vicario. Da allora l'Aula Giulio Cesare rimane sono con un vicepresidente, espressione dell'opposizione. L'assemblea capitolina, già dallo scorso 20 marzo, aveva dovuto rinunciare a Marcello De Vito. 

Dimissioni, revoca e remore

L'ex grillino, espulso dal Movimento su iniziativa del capo politico Di Maio, è ora agli arresti domiciliari. Il suo ruolo però, non è mai stato messo in discussione. E lui stesso ha dichiarato di non volerci rinunciare.  In caso di assoluzione dalle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto, in maggioranza c'è chi teme possa arrivare un'azione legale.

Il rischio paralisi

Nel dubbio quindi, si continuano a cercare soluzioni tampone. Una prassi che probabilmente non è piaciuta a Stefàno e che potrebbe aver pesato sulla propria decisione di lasciare la guida dell'Aula. Il punto è che, ora, va garantita una conduzione. Perchè rischia di restare paralizzata tutta l'attività istituzionale del Campidoglio. 

La proposta dell'opposizione: revocare De Vito

"Bisogna trovare una soluzione perchè, allo stato attuale, l'aula diventa inagibile" spiega l'onorevole Stefano Fassina, capogruppo di Sinistra per Roma in Campidoglio. "Proprio oggi (lunedì 8 luglio) abbiamo avuto una riunione tra i capigruppo ed è stata avanzata la proposta, sottoscritta dagli altri colleghi, di chiedere la revoca di De Vito". La richiesta, però, necessita dei voti dell'Aula per passare.

Le intenzioni del M5s

"I consiglieri del M5s sono intenzionati a proporre la figura di un altro Vicepresidente vicario. Ma si tratterebbe di una forzatura – valuta Fassina – la nostra speranza invece è che anche loro sottoscrivano la decisione di revocare la presidenza dell'assemblea capitolina a Marcello De Vito". Più probabile che i grillini puntino a sostituire Stefàno con qualche altro consigliere della maggioranza disposto a vestire i panni del cosiddetto "vicario". Una soluzione pro tempore, che rischia però di durare finchè il caso De Vito non viene chiarito. Quindi, verosimilmente, per tutta la consiliatura.

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