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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Atac, la 'truffa dei biglietti' indigna il Campidoglio: "Una commissione d'inchiesta"

A proporlo il presidente dell'Aula Giulio Cesare Mirko Coratti, intenzionato a fissare per il 12 novembre un Consiglio straordinario sull'azienda. Infuriato Marino: "Cacceremo i ladri uno a uno"

Indagini interne. Commissioni esterne. Una seduta straordinaria del consiglio capitolino. La notizia del presunto sistema di contraffazione dei biglietti dell'azienda capitolina dei trasporti Atac si è abbattuta come una bomba sul Campidoglio. Infuriato il sindaco Ignazio Marino: “Cacceremo i ladri uno a uno” ha tuonato. Della questione "parleremo nel pomeriggio e il vicesindaco Nieri e l'assessore Improta stanno già raccogliendo la documentazione a disposizione”.

A Palazzo Senatorio si sta valutando l'ipotesi di avviare un'indagine interna all'Atac per far luce sulla questione. Anche se non è l'unica soluzione al vaglio per 'punire' i responsabili. Un'altra ipotesi è quella di affidare l'indagine ad una commissione esterna, ad un advisor che possa fare chiarezza su quanto accaduto nell'azienda di trasporto pubblico della Capitale.

Intanto anche l'assemblea capitolina si organizza per affrontare la questione. Il presidente Mirko Coratti ha annunciato la proposta di svolgere martedì 12 novembre la seduta straordinaria su Atac e il Tpl di Roma. “Nella stessa seduta d'aula proporrò anche di istituire una commissione d'indagine dell'Assemblea Capitolina al fine di appurare le presunte anomalie nella gestione della bigliettazione aziendale. Tale seduta si rende necessaria al fine di esercitare i poteri di controllo attribuiti all'Assemblea Capitolina sulle aziende partecipate” ha spiegato. “L'indagine dovrà accertare anche eventuali ed oscure manovre che sarebbero alla base dell'attività di duplicazione dei titoli di viaggio che, secondo il quotidiano romano, è stata creata allo scopo esclusivo di accumulare fondi neri per finanziare la politica”. La proposta di Coratti è stata sostenuta anche dal coordinatore della maggioranza capitolina Fabrizio Panecaldo.

Al momento, dentro all'azienda, non è previsto alcun licenziamento. Si attendono gli esiti delle indagini della magistratura. Nel breve termine, infatti, non si possono 'far saltare delle teste' perché la maggior parte dei dirigenti in Atac ha un contratto a tempo indeterminato, oppure, in alcuni casi, con scadenza 2015-2016 e con buonuscite considerevoli che scoraggiano eventuali licenziamenti.

Sulla questione è intervenuto anche l'amministratore delegato di Atac, Danilo Broggi che ha confermato il fatto che l'azienda conosce da tempo la questione: “Atac ne ha fatto oggetto di documenti di indagine interna sin dal 2010. Tale attività ha condotto, nell'agosto del 2012, alla consegna alla Procura della Repubblica di un rapporto commissionato a uno studio legale esterno. Sin dal momento del mio insediamento, tuttavia, ho avviato ulteriori approfondimenti sui processi organizzativi per verificare se ci siano state o meno inerzie da parte aziendale” ha spiegato. “Per il resto, credo sia importante che le indagini facciano il loro corso e arrivino presto a conclusione. E in tal senso riconfermo la piena collaborazione da parte di Atac al lavoro dei magistrati, sui quali l'azienda ripone la massima fiducia”.

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