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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Atac, sulla privatizzazione passo indietro di Fs: "Comprare l'azienda è da pazzi"

L'ad di Fs ha proposto un'integrazione tra il trasporto pubblico locale con le linee ferroviarie a lunga percorrenza ma ha stoppato l'idea di entrare in Atac emersa nelle scorse settimane

Nessun acquisto. Nessuna privatizzazione. Ma un'integrazione del trasporto pubblico locale con le linee ferroviarie a lunga percorrenza. L'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Elia, audito in commissione Trasporti al Senato, dopo aver parlato di un eventuale ingresso di Fs in Atac, accolto con freddezza in Campidoglio, torna sul suo progetto per le aziende di traporto pubblico locale. 

"Dire che vogliamo comprare l'Atac è da pazzi" ha stigmatizzato. Per l'ad bisogna invece ragionare in termini organici, "coordinare un piano mobilità per il trasporto pubblico locale", perché se "ognuno guarda suo settore" l'azione "non è organica e gli anelli non sono collegati". 

Poi ha esplicitato la proposta: "Nel traffico regionale abbiamo pullman che fanno la stessa strada dei treni, abbiamo orari di arrivo dei treni non coincidenti con orario partenza pullman o navi", lamenta Elia, quindi "ci vuole qualcuno che assuma l'onere di coordinare un piano mobilità, per il tpl, e un piano mobilità merci, che è la logistica". Alla luce di ciò, "noi ci siamo proposti come elemento di collegamento, ma non come dice qualcuno 'volete comprare l'Atac o l'Atm', solo un pazzo lo direbbe".

Per Elia con Atac andrebbe fatta l'integrazione: "Può essere un accordo sugli orari, di servizi, di suddivisione, una partecipazione ma non si può partire dalla coda dicendo 'vogliono comprare l'Atac". 

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