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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Atac, manca una fideiussione: l'ultimatum del Ministero pena la sospensione del servizio

L'azienda non avrebbe ancora rinnovato il contratto per la copertura bancaria dei conti. Dal dicastero: "Normale interlocuzione. Immotivati gli allarmi su interruzione del servizio"

Sessanta giorni di tempo, due mesi, per ottenere le garanzie finanziarie mancanti sui conti dell'azienda. Altrimenti il servizio di trasporto verrà revocato. La comunicazione ad Atac è arrivata nel pomeriggio dal ministero dei Trasporti, come rilanciato dall'agenzia di stampa Dire. Un ultimatum che ha creato più di uno scompiglio nelle stanze di palazzo Senatorio. Spieghiamo meglio. 

La ragione del documento spedito dal Mit  starebbe nel mancato rinnovo da parte della municipalizzata di una fideiussione da 12 milioni di euro a garanzia dei conti aziendali. A quanto si apprende, l'azienda (che ha avviato la procedura di concordato preventivo in continuità a causa di un debito da 1,3 miliardi) non avrebbe rinnovato entro il 30 marzo il contratto a garanzia della tenuta delle casse. Una fideiussione bancaria, precisa Ilfattoquotidiano.it, che sarebbe servita per l'assicurazione dei bus in circolazione con Assicurazioni di Roma. Operazione comunque necessaria per l'iscrizione nel Ren, il Registro Elettronico Nazionale. Da qui l'ultimatum di 60 giorni arrivato dai tecnici del Ministero, che in serata precisa la natura della comunicazione, frenando gli allarmismi circolati circa l'interruzione del servizio di trasporto pubblico.  

"Relativamente alla lettera inviata dal Mit ad Atac si precisa che si tratta di una comunicazione nell'ambito delle normali interlocuzioni tra le due amministrazioni" si legge. "La lettera interviene, dopo la precedente proroga di sei mesi dell'iscrizione di Atac al Registro Elettronico Nazionale (REN), iscrizione per la quale è necessaria l'idoneità finanziaria. Scaduti i sei mesi, il Ministero informa, infatti, della possibilità di presentare gli atti e i documenti necessari entro i prossimi due mesi, quindi altri 60 giorni, al fine di mantenere l'iscrizione al Registro, necessaria per l'esercizio delle imprese di trasporto. Immotivato quindi qualsiasi allarme di interruzione del servizio".

Anche Atac spiega l'accaduto tramite una nota stampa: "Non è avvenuta alcuna revoca della concessione del servizio di trasporto pubblico da parte dell'Ufficio Motorizzazione Civile del Mit. L'Ufficio della Motorizzazione Civile ha soltanto riconosciuto ad Atac un termine di 60 giorni entro cui presentare memorie o documenti per riscontrare la propria idoneità finanziaria all'esercizio del trasporto pubblico. Si tratta di un adempimento previsto dalla legge al quale l'azienda sta ottemperando, d'intesa con Roma Capitale". 

In serata il capogruppo M5s Paolo Ferrara attacca su Facebook: "Il Pd la smetta di giocare sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori di Atac. Roma e tutti i cittadini possono rimanere tranquilli: gli autobus continuano a circolare regolarmente. E’ in corso una procedura per rilanciare l’azienda e farla rimanere di proprietà dei romani. C’è qualche politico che spera di svenderla? Questa amministrazione non lo permetterà mai".

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