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Atac multata dell'Antitrust: 3,6 milioni di euro per le corse soppresse

Conclusa l'istruttoria avviata a novembre per quanto riguarda la Roma-Lido, Roma-Viterbo, Termini Centocelle. "Corse cancellate per responsabilità diretta di Atac, che ha falsato le aspettative degli utenti"

Tre milioni e 600mila euro di multa all'Atac. L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso l'istruttoria avviata d'ufficio nei confronti dell'azienda dei trasporti lo scorso mese di dicembre. Il procedimento è stato aperto per verifiche su una pratica commerciale scorretta nell'offerta del servizio pubblico: troppe corse soppresse senza informare adeguatamente i cittadini attraverso l'orario ufficiale diffuso presso le stazioni e nel sito internet www.atac.roma.it, dove invece l'offerta risultava frequente e cospicua.

L'indagine ha riguardato le direttrici Roma-Lido di Ostia, Roma-Civita Castellana-Viterbo (le due più importanti tratte pendolari italiane) e Roma-Giardinetti-Pantano, una rete di circa 140 km che trasporta al giorno oltre 200.000 utenti.

"Nel corso del procedimento sono emerse la persistenza e la significatività del fenomeno relativo alla mancata effettuazione di molte corse programmate, dal 2010 ad oggi, che nella maggior parte del periodo ha raggiunto un'incidenza ben superiore a quella considerata fisiologica" si legge in una nota. "Le evidenze dimostrano che tali soppressioni sono dipese in larga misura da motivi riconducibili a dirette responsabilità di Atac che, in tal modo, ha falsato le aspettative degli utenti/consumatori e le loro decisioni relative alla mobilità quotidiana, in particolare di tipo pendolare, basate sugli orari e le frequenze del servizio atteso da Atac secondo appunto quanto indicato nell'orario ufficiale".  

L'istruttoria "ha altresì messo in luce la mancata - o non adeguata - informazione preventiva all'utenza circa l'impossibilità di effettuare determinate corse programmate, anche nei casi in cui Atac aveva avuto in anticipo conoscenza delle ragioni interne che avrebbero potuto causarne la soppressione, evidenziando quindi il mancato rispetto dello standard di diligenza professionale richiesto ad un concessionario di un servizio pubblico nella gestione di linee essenziali di trasporto e per la mobilità cittadina"

Tali condotte, responsabili di notevoli disagi ai consumatori per un rilevante arco temporale (dal 2010 ad oggi), sono state sanzionate "in quanto ingannevoli e omissive", in violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo, applicando una sanzione di 3 milioni e 600 mila euro, misura ridotta tenuto conto della situazione economica disagiata dell'azienda. L'Autorita' si e' avvalsa della preziosa collaborazione del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza e ha tenuto conto del parere reso dall'Art (Autorita' regolazione Trasporti) oltre a quello di Agcom sul mezzo di diffusione. 

Il referendum su Atac

E a proposito di trasporto pubblico, i Radicali consegnano oggi le 33mila firme per il referendum "Mobilitiamo Roma" per la messa a gara del trasporto pubblico della capitale. Partiranno alle ore 11.30 dalla sede di via Bargoni 40 e giungeranno in Campidoglio a bordo dei due minibus della campagna "Se non firmi t'ATtACchi" carichi di scatoloni con le firme.

La posizione dell'assessora Meleo

Per l'assessore alla Mobilità, Linda Meleo "la multa dell'Antitrust da 3,6 milioni di euro ad Atac è l'ennesima dimostrazione di come l'azienda sia stata mal gestita nel passato. L'indagine parte dal 2010 e riguarda quasi sette anni di servizio. Quello che ci troviamo di fronte è eredità di una politica maldestra e poco attenta alle esigenze dei cittadini" si legge in una nota. "Sappiamo benissimo che l'azienda negli anni è stata abbandonata e che nel tempo non sono stati fatti investimenti. Questa multa è ulteriore riprova della grande inefficienza di chi ci ha preceduto. Negli ultimi anni non sono riusciti a fare un piano adeguato e a iniziare un percorso di risanamento. Ora il nostro lavoro va proprio nella direzione opposta. Noi puntiamo a risanare l'Atac e farlo nel più breve tempo possibile. L'azienda al momento sta valutando tutte le azioni necessarie a tutelare l'interesse e l'immagine di Atac" conclude.

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