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Atac, nuovi bus e zero evasione: ecco la missione possibile di Rettighieri

Il programma di lavoro per il 2016 è stato esposto nel corso di una conferenza stampa. "Miglioreremo il parco mezzi e faremo investimenti sulle metro". Poi l'appello ai romani: "Pagate il biglietto"

Atac non è fallita. E' questo il messaggio lanciato oggi dalla conferenza stampa tenutasi in via Prenestina e che ha visto il direttore generale Marco Rettigheri esporre il programma di lavoro per il 2016. "Puntiamo su un deciso miglioramento del parco mezzi in superficie, investimenti per le metropolitane e nuove strategie di contrasto all'evasione che condurranno al suo sostanziale azzeramento nelle linee metropolitane. Tutti risultati da ottenersi grazie alla reingegnerizzazione dei processi produttivi adottati nelle sedi operative sia del Metroferro che della Superficie", spiega Rettighieri in presenza del nuovo amministratore unico Armando Brandolese. Ferrovie dello Stato insomma si sbaglia: Atac vuol vendere cara la pelle. 

I MEZZI - Durante la conferenza stampa sono stati esposti i numeri relativi all'età media dei mezzi in circolazione. L'età media dei bus è di oltre dieci anni, quella dei tram di oltre 32, quella dei treni della metro A di oltre dieci per arrivare agli oltre 18 dei treni della linea B. Una fotografia aggravata dalle "sofferenze economico-finanziarie dell'azienda" che "hanno reso molto complesso il rapporto con i fornitori, costringendo l'azienda a tenere fermi in deposito numerosi bus". 

NUOVI BUS Non solo brutte notizie. Il nuovo corso di Atac ha provato a dare una svolta in questo senso. Dal mese di febbraio sono tornate su strada 50 vetture ferme in deposito per mancanza di ricambi e nei prossimi mesi questa cifra raddoppierà, arrivando a recuperare 100 vetture rinnovate. “A questi si aggiungeranno i 150 nuovi bus che l'azienda acquisterà nel corso dell'anno” fanno sapere da Atac. Nelle previsioni dell'azienda 30 mezzi saranno in strada già a settembre e altri venti, per un totale di 50, entro la fine del 2016. In tutto, 150 vetture in più nel 2016, sottolineano da Atac, “ossia più del 10% per cento del parco attualmente disponibile. Ciò avrà effetti positivi sul livello di erogazione del servizio, sia qualitativo che quantitativo”. Infine vanno aggiunti anche altri 80 bus a metano che Atac comprerà grazie ai fondi Ue messi a disposizione dalla Regione Lazio.

I LAVORI IN METRO – Lo stato di salute delle infrastrutture metropolitane caratterizzato “da un deficit manutentivo cumulato nell'arco di numerosi anni” è stato ribadito anche questa mattina. E se il problema sono sempre state le risorse, la nuova amministrazione ha annunciato di aver reperito fondi sufficienti per colmare il 'gap'. I lavori straordinari inizieranno la prossima estate, “per limitare al massimo i disagi per la cittadinanza” e interesseranno le linee A,B e B1. In programma, tra le altre cose, la sostituzione dei binari, delle massicciate ferroviarie e della linea elettrica. 

LAVORI SULLE FERROVIE - L'azienda inoltre sta predisponendo un piano per migliorare le linee e i treni delle ferrovie concesse, a cominciare dalla Roma-Lido sulla quale, dal mese di marzo, la dotazione di rotabili si è stabilmente rafforzata arrivando a una disponibilità di 13 mezzi rispetto ai limiti di 6 raggiunti ad inizio anno.

LOTTA ALL'EVASIONE – L'obiettivo per è ambizioso: azzerare il tasso di evasione contro quello attuale che si attesta attorno al 25 per cento. Ecco come: “Per le linee di superficie e quelle ferroviarie l'azienda implementerà una serie di azioni che puntano ad arrivare alla fine dell'anno con un tasso di evasione dimezzato rispetto a quello medio. Le politiche di contrasto saranno articolate lungo varie direttive che prevedono sia un uso massiccio della tecnologia, sia pratiche di success fee al fine di aumentare il numero di persone impiegate nella verifica”.

APPELLO AI ROMANI E ALLE ISTITUZIONI – Atac, per la realizzazione del “piano di risanamento ed efficientamento dell'azienda”, si appella ai romani, sia ai cittadini che alle istituzioni. I primi dovranno contribuire “innanzitutto pagando il biglietto e poi con un maggior senso civico, che significa anche avere cura del patrimonio pubblico. Le seconde garantendo all'azienda i flussi necessari di finanziamento per evitare che si ripeta quanto accaduto in passato, ossia che una carente disponibilità di fondi costringa l'azienda a interrompere i piani di investimento, e per giunta indebitandosi per garantire il servizio, con conseguenze di cui il nuovo management è chiamato a farsi carico”.

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