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Atac e le regole sulla sicurezza: Roma Lido e Roma Nord più lente, Termini Centocelle dimezzata

Una circolare del ministero dei trasporti impone nuove regole sulla sicurezza. Atac si adegua. Roma Lido e Roma Viterbo rallentano. Sulla Termini Centocelle mancano i macchinisti e i treni si dimezzano

Atac rallenta ancora e in parte si ferma proprio. Colpa di una circolare del ministero dei Trasporti, la 7922 del 2 dicembre, nella quale si fa obbligo, a seguito del disastro ferroviario in Puglia della scorsa estate, di seguire nuove prescrizioni sulle ferrovie non dotate di sistemi di sicurezza all'avanguardia. Una modifica al regolamento che nei fatti consiste in due prescrizioni. La prima in assenza di sistemi di sicurezza avanzati di portare la velocità massima a 70 chilometri all'ora; la seconda, sempre in assenza di sistemi di sicurezza all'avanguardia, di avere a bordo due macchinisti. 

Una situazione che, per quanto riguarda Atac, coinvolge le tre ferrovie regionali in concessione, ovvero la Roma Lido, la Roma Viterbo e la Roma Centocelle. Nei primi due casi gli effetti sono minimi e riguardano soprattutto il rallentamento dei treni e quindi del servizio. Nel caso della Roma Centocelle invece gli effetti sono particolarmente pesanti. Mentre infatti sulle prime 2 linee era già operativo il doppio macchinista, sulla linea che serve Roma est finora c'era sempre stato una sola persona a bordo. 

Atac ha deciso di ottemperare alla prescrizione, senza però aumentare il numero dei macchinisti presenti. Il risultato è che la frequenza si è praticamente dimezzata.  Dei 9 treni in servizio ne circolano 5; nel week end la riduzione è più pesante, con tre soli treni in circolazione. Venticinque in tutto i macchinisti in servizio, divisi su più turni. Gli effetti sull'utenza? "Si è arrivati ad attese, nei giorni feriali, anche di 20 minuti", spiega Carlo Tortorelli di TreninoBlu, l'account twitter che racconta la quotidianità della Termini Centocelle. "La frequenza è dimezzata mentre per gli utenti è raddoppiata l'attesa". 

Attraverso il blog OdisseaQuotidiana arriva l'appello dei blogger: 

 Ci appelliamo alla Regione Lazio, che tanto ha investito sulle ferrovie regionali di Trenitalia, affinché vengano promossi interventi di messa in sicurezza delle ferrovie Atac di cui è proprietaria. Ci appelliamo al Comune e alla Giunta, che ha fatto della trasparenza un suo vissillo, affinchè venga programmato tempestivamente da Atac un orario che possa essere effettivamente rispettato, visto l’abbassamento di velocità. Per la Termini-Centocelle si richieda una deroga della Circolazione, visto che l’esercizio di tipo prettamente tranviaria rende la stessa norma dannosa per lavoratori e pendolari.

Sul piede di guerra i sindacati che denunciano come questa disposizione che punta alla sicurezza dei viaggiatori "metta in realtà in pericolo l'incolumità dei lavoratori". E' Alessandro Neri vice segretario di Faisa Conf. Ail a spiegare: "Le cabine dei treni in servizio non sono abilitate alla presenza di due macchinisti. Per questo abbiamo scritto ad Atac per chiedere di intervenire e di fornire sicurezza ai lavoratori". Neri però si appella alla Regione, proprietaria della linea: "Sollecitiamo la Regione ad intervenire sul futuro della linea e a fornire chiarimenti agli oltre 300 lavoratori che da tempo aspettano chiarimenti su quelli che sono i progetti futuri. C'è l'idea di portare il percorso fino a Tor Vergata, ma nessuna istituzione su questo si è ancora pronunciata".

In serata Atac spiega: "In relazione a notizie di stampa, che fanno riferimento a una recente determinazione ministeriale, Atac sottolinea che le indicazioni contengono metodiche già in atto sia sulla Roma Viterbo che sulla Roma Lido, linee che già prevedono il doppio agente a bordo, ovvero macchinista e capotreno. Le novità riguardano quindi solo la linea Termini-Centocelle, con provvedimenti da confermare, nel breve termine, in attesa degli approfondimenti richiesti agli Enti ministeriali competenti. Atac precisa, infine, che i riferimenti alla sicurezza carente, riportati negli articoli, configurano una grave disinformazione ai danni dei cittadini-utenti, visto che l'azienda opera in ossequio a tutte le disposizioni e normative vigenti in merito alla sicurezza di esercizio. L’azienda, nel diffidare chiunque dal circolare notizie infondate, informa che valuterà tutte le necessarie iniziative a tutela del proprio corretto operato".

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