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Atac, da Augello nuovo affondo ad Esposito: "Anche Causi lo smentisce"

Al centro dello scontro la gara per 700 bus Atac. Per il senatore Ncd la lettera dell'assessore al cda dell'azienda per impartire nuovi indirizzi non era di sua competenza. A ulteriore sostegno, la pubblicazione su Facebook di una comunicazione del vicesindaco al presidente Atac

Nuovo colpo del senatore Ncd Andrea Augello contro l'assessore ai Trasporti capitolino Stefano Esposito. Dopo il botta e risposta nel quale il senatore dem si è difeso dall'accusa del 'collega' di aver influenzato la gara per il leasing di 700 bus, il politico di Ncd pubblica una nuova lettera indirizzata al Presidente di Atac Roberto Grappelli. La firma è quella del vicesindaco Marco Causi. Il contenuto smentisce quanto sostenuto da Esposito: "Premesso che gli indirizzi politici dell'azionista vengono definiti dal sindaco [...] la invito a valutare le tematiche rappresentate dall'Assessore".

Il riferimento è direttamente al 'pomo della discordia' tra Esposito e l'amministratore delegato dell'azienda capitolina: la gara per i 700 nuovi bus. Uno dei nodi complicati che l'assessore dovrà affrontare al tavolo con il sindaco Marino in programma per mercoledì prossimo. A riguardo Esposito vorrebbe mettere a gara anche la manutenzione mentre Micheli non è d'accordo in quanto Atac ha da poco potenziato il settore e vorrebbe mantenere l'attività in capo all'azienda. La notizia è stata smentita dal Campidoglio con un comunicato che parla di "notizia priva di fondamento". 

Per Augello la lettera di Esposito al cda di Atac rappresenta un'ingerenza che l'assessore non si poteva permettere: "L'assessore impartisce ordini che nulla hanno a che vedere con il ruolo di indirizzo politico che gli compete. Ha tentato di indirizzare il Cda di Atac nella predisposizione di un appalto per l'acquisto dei bus". Frase a cui era seguita la replica di Esposito: "L'azionista da' gli indirizzi, il Cda esegue. Ma ad Augello questa cosa suona strana perchè quando governava lui l'Atac l'hanno saccheggiata. Comunque vada da Pignatone e mi denunci in Procura". 

Oggi la controreplica di Augello: "Mi vedo costretto a tornare sulle disavventure dell'assessore Esposito. Secondo lui sarebbe una sua prerogativa esprimere all'Atac la volontà dell'azionista in materia di appalti, pretendendo che le direttive vengano eseguite. Inoltre, sempre secondo lui, sul punto non esisterebbe nessun dissidio con il vice sindaco Causi" ha scritto commentando la pubblicazione della lettera di Causi che smentisce quanto sostenuto dall'assessore. "Questa mattina ho pubblicato sulla mia pagina di Facebook la lettera trasmessa da Causi il 23 settembre al cda, che dimostra che Esposito ha mentito. Non è lui che può parlare per conto dell'azionista, spiega la missiva, mentre il cda è comunque autonomo in materia dì scelte gestionali e al massimo può essere richiesto dì valutare benevolmente i suoi sproloqui epistolari. Aggiungo io che tentare dì condizionare una gara pubblica senza avere alcun titolo legittimo per intervenire, viola la legge".

Scrive Causi nella lettera: "Egregio presidente, in merito alla nota in oggetto e premesso che gli indirizzi politici dell'azionista vengono definiti dal Sindaco e resi noti per il tramite del competente dipartimento dell'Amministrazone, che istituzionalmente svolge le funzioni di Socio negli Enti partecipati da Roma Capitale, la invito a valutare, nel rispetto delle prerogative e dell'autonomia gestionale dell'Organo Amministrativo della Società, le tematiche rappresentate dall'Assessore". 

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