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Atac, Onorato (Udc): "Abolizione abbonamenti mensili è follia"

Il capogruppo Udc al Campidoglio, Alessandro Onorato, sostiene che "non si può pensare di far cassa sugli studenti, sugli invalidi e sugli anziani”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“L’abolizione degli abbonamenti mensili è una follia, non si può pensare di far cassa sugli studenti, sugli invalidi e sugli anziani”. Lo afferma in una nota Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio. “L’Atac – prosegue Onorato – dovrebbe piuttosto recuperare liquidità tagliando i superminimi, riequilibrando i parametri del personale e diminuendo gli stipendi degli oltre 90 manager che percepiscono in media 200mila euro l’anno. Solo con queste semplici tre mosse si risparmierebbero milioni di euro e si potrebbe evitare di rifarsi sulle fasce più deboli”.

“Abbiamo fatto tanto per introdurre il Quoziente familiare a Roma - aggiunge Onorato - e per diminuire l’impatto della Tia sulle famiglie romane, e ora la giunta Alemanno le tartassa con gli abbonamenti annuali? Per una famiglia con due figli significa anticipare sull’unghia almeno 300 euro, un vero salasso. Per non parlare delle difficoltà dei pensionati, metà dei quali percepiscono meno di mille euro al mese. Il sindaco Alemanno e l’assessore Aurigemma tornino sui loro passi - conclude il capogruppo Udc - e reintroducano la possibilità per le categorie più deboli di abbonarsi mensilmente. Voglio sperare che la loro sia stata solo una svista”.
 

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