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Mafia Capitale: assolto Maurizio Venafro, ex capo gabinetto di Zingaretti

Era accusato di turbativa d'asta in uno dei filoni del processo a Mafia Capitale in particolare in relazione all'appalto del servizio Recup

Il Tribunale di Roma ha assolto con formula piena l'ex capo di Gabinetto della Regione Lazio Maurizio Venafro, accusato di turbativa d'asta in uno dei filoni del processo a Mafia Capitale. I giudici della seconda sezione penale hanno, invece, condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione Mario Monge, dirigente della cooperativa Sol.Co. 

I due erano finiti sotto processo in relazione all’affidamento della gara d’appalto per l’assegnazione del servizio cup della Regione Lazio nel 2014. Venafro era stato rinviato a giudizio lo scorso 11 novembre.  Secondo i pm di piazzale Clodio, l’appalto del servizio Recup, il centro unico di prenotazione della sanità laziale, sarebbe stato aggiudicato in un’ottica di spartizione tra cooperative vicine ad ambienti di destra e di sinistra. La gara fu poi sospesa su iniziativa di Zingaretti dopo gli sviluppi dell’inchiesta su Mafia Capitale.

La Procura di Roma aveva chiesto una condanna a 2 anni e sei mesi per Venafro e a 2 anni per Monge. Per entrambi il pm Paolo Ielo aveva chiesto l’assoluzione per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio.

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