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Disabili, niente tagli all'assistenza domiciliare: la Regione sistema il pasticcio con un nuovo decreto

Dopo le promesse la firma sul nuovo atto. L'assessore D'Amato: "Investiamo 55 milioni di euro in più per migliorare la qualità del servizio e la copertura"

Il nuovo decreto è arrivato. Ora sull'assistenza domiciliare i problemi dovrebbero essere risolti. La Regione Lazio ha messo mano all'atto normativo di fine dicembre che prevedeva un taglio alle ore di assistenza domiciliare per tutte le disabilità, anche per i casi più gravi. Un errore interpretativo di una norma comunque mal scritta, come più volte spiegato anche dalla Pisana, nel passaggio appunto in cui fissava un tetto massimo di assistenza a 9 ore. Così, dopo le proteste delle famiglie intercettate dalle forze di opposizione, è toccato riscrivere il testo. 

"E’ stato firmato oggi il nuovo decreto sull’Assistenza domiciliare integrata per l’alta complessità assistenziale" dichiara oggi l'assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato. "E’ stato costituito un tavolo tecnico con la presenza di tutte le Asl, le direzioni regionali competenti, nonché i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, delle organizzazioni sindacali, dell’ordine dei medici e delle professioni infermieristiche".

Un tavolo che, assicura D'Amato, "garantirà il supporto all’amministrazione regionale per monitorare la qualità dei servizi assistenziali erogati. Il decreto stabilisce che le Asl continueranno, senza interruzioni, a mantenere i Piani assistenziali integrati (PAI) in essere alle medesime condizioni senza riduzione del trattamento assicurato. Devono essere garantite da parte dei soggetti erogatori accreditati la copertura delle visite specialistiche, dei dispositivi e la consegna a domicilio di ogni ulteriore presidio fornito dalla Asl. Per i nuovi pazienti, ad alta complessità, varranno le medesime modalità di assistenza garantite già agli attuali assistiti".

E ancora: "Ogni Asl dovrà garantire la funzione di un ‘case manager’ per fornire un riferimento univoco ai caregiver e agli utenti. Nel decreto non c’è alcuna riduzione di ore o di assistenza rispetto al passato, anzi investiamo nel prossimo triennio 55 milioni di euro in più per migliorare la qualità del servizio e la copertura. Nel nuovo decreto, così come richiesto dalle associazioni degli utenti, è stato espunto l’ultimo capoverso del paragrafo 4 del DCA n°525 che aveva creato disorientamento. Il nuovo decreto sarà ora pubblicato sul Bollettino ufficiale".

"Finalmente, alla buon'ora, anche l'assessore D'Amato si è reso conto che il dca sull'assistenza domiciliare era non solo sbagliato, ma anche dannoso. Ora leggeremo il nuovo decreto e domani nel corso dell'audizione, insieme alle famiglie e alle associazioni, avremo modo di dirgli che cosa ancora manca. Sperando che questa volta sia stato scritto in maniera corretta e senza giochetti sulla pelle dei malati". Così in un comunicato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo. 


 

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