Mazzillo e Colomban si presentano: "Niente privatizzazioni. Decisioni vere tra qualche settimana"

Per le Partecipate qualche linea di indirizzo senza alcuna anticipazione sui particolari: niente privatizzazioni ma, "se necessario", partnership con i privati; nessun licenziamento ma una razionalizzazione. Per il Bilancio una linea di continuità che segue il lavoro svolto fino ad oggi, senza nessuna sorpresa, nemmeno rispetto all'allarme lanciato questa mattina in Aula Giulio Cesare: "I conti di Roma non sono a posto". Andrea Mazzillo e Massimo Colomban, neo assessori della Giunta di Virginia Raggi, il primo a Bilancio e Patrimonio, il secondo alle Partecipate, si sono presentati ai giornalisti questo pomeriggio nella sala della Piccola Protomoteca in Campidoglio, a poche ore dal discorso della sindaca in Aula Giulio Cesare. 

Mazzillo, un passato nel Pd della Capitale, lavora da tempo nel Movimento cinque stelle tanto da aver raggiunto la poltrona al Bilancio da quella di capo staff di Virginia Raggi. "Non c'è alcun giallo sul mio curriculum" specifica nel corso della conferenza stampa. "Collaboro con l'università di Tor Vergata da oltre 10 anni e lì ho svolto attività di docenza. Sono un dipendente in aspettativa di Equitalia. Sull'iscrizione all'albo ovviamente ho fatto l'esame di abilitazione da dottore commercialista".

Colomban è invece un imprenditore trevigiano, "ho già ristrutturato due società pubbliche" ha spiegato, e un passato politico ingombrante per i romani: il sostegno al leghista Luca Zaia, governatore del Veneto. "Non ho mai avuto rabbia contro Roma". Poi ha specificato: "Sono sempre stato dalla parte degli innovatori, non voglio etichette politiche. Inizialmente non ero entusiasta di assumere un incarico così pesante ma quando ho incontrato la squadra di Raggi mi hanno spiazzato. Mi sono detto 'why not?'". Poi ha attaccato i giornalisti: "In questi giorni ho letto molte falsità sul mio conto e degli amici avvocati mi hanno consigliato di sporgere querela. Non voglio arrivare a questo ma vi chiedo di non continuare ad attaccarmi in questo modo".

In quanto al suo programma per le partecipate Colomban non si sbilancia e lascia intendere che vuole partire da zero per una valutazione della condizione delle singole situazioni: "Ho appena preso in mano la situazione, sto controllando i bilanci, devo capire esattamente come funzionano queste società, sarebbe da incoscienti rispondere alle vostre domande" la reazione di fronte ai giornalisti che l'hanno incalzato in merito alle questioni più urgenti. Non si tratta di giorni: "Per prendere delle decisioni ci vorranno settimane" ha spiegato. Qualche linea di indirizzo l'ha anticipata: "Non ho intenzione di portare avanti nessuna privatizzazione, punto sull'efficientamento per migliorare il servizio ai cittadini". In quanto ai dipendenti: "Parto dal concetto che non voglio licenziamenti ma una razionalizzazione per impiegare le persone valide nel modo migliore possibile".  

In quanto al Bilancio Mazzillo ha confermato l'intenzione di rispettare i 'compiti' imposti dal piano di rientro elaborato da Roma Capitale insieme al Governo nel corso dell'amministrazione Marino: "C'è una stretta collaborazione con il governo. La richiesta di risorse al Governo non è necessaria, ma chiediamo che sia rispettata la stessa prassi degli anni scorsi sugli spazi di finanza". Mazzillo prende le redini di una macchina che conosce, la stessa avviata dal suo predecessore Minenna: "Il suo lavoro è in linea con quelle che sono le intenzioni indicate nel programma. Continueremo su queste direttrici". Il primo passo "sarà portare a compimento il programma di bilancio per il prossimo trimestre. Va poi razionalizzata la spesa e resi più efficienti i servizi recuperando le entrate che mancano". La strada del Patrimonio è invece quella di "mettere a reddito l'immenso patrimonio di Roma per recuperare risorse". Nessun particolare sulle prime azioni che verranno messe in campo per raggiungere questo obiettivo.