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Politica Quadraro / Via di Centocelle

Parco di Centocelle, l'assessore smentisce i cittadini: "L'ordinanza di bonifica è stata rispettata"

Montanari si difende dopo le proteste di ieri in Aula, rivendicando "puntualità" e "grande attenzione" al problema. "Il parco non vede interventi da vent'anni"

"L’ordinanza di bonifica della sindaca del 10 febbraio scorso non è affatto rimasta disattesa". L'assessore Montanari si difende a poche ore dalla protesta dei comitati in aula Giulio Cesare. Sul parco di Centocelle e i suoi rifiuti interrati, la titolare all'Ambiente rivendica "puntualità" e "grande attenzione", smentendo quanto denunciano ormai da settimane i cittadini di Roma est

L'ordinanza non è rimasta disattesa? Il 22 marzo sono scaduti i trenta giorni fissati nel provvedimento per predisporre la bonifica dell'area. I residenti però lo sanno bene (ma sono gli stessi amministratori ad ammetterlo) la predisposizione ordinata non è avvenuta perché mancano i fondi. Servirebbero, lo ha ripetuto ieri il presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco, "almeno un milione di euro". Si sta bussando alla porta di Regione e Governo centrale, ma ancora la copertura manca. Il dato è incontrovertibile. 

"Conosciamo bene la situazione del parco archeologico che da più di venti anni non ha visto interventi da parte dell’Amministrazione" sottolinea ancora Montanari "stiamo lavorando con puntualità e grande attenzione, e la prossima settimana si riunirà il tavolo tecnico per fare il punto. L’Arpa ha già verificato che non ci sono livelli di inquinamento nell’atmosfera, mentre per quanto riguarda il prelevamento di acqua nei pozzi presenti nel parco sono in corso ulteriori verifiche". Le prime, lo ricordiamo, hanno rilevato un superamento dei livelli di legge per i composti organoclorurati, tossici. 
 
"Inoltre, il Dipartimento Tutela Ambientale ha già interessato l’Asl Roma 2 per una condivisione sulle misure di salvaguardia da adottare nella realizzazione del piano di bonifica" conclude l'assessore. "Si sta definendo la procedura per effettuare la caratterizzazione del rifiuto ritrovato e per individuare l’estensione dell’area critica. Tutto questo è necessario e propedeutico alla definizione del piano di bonifica. Infine, abbiamo già dato mandato al Servizio Giardini di impiantare una recinzione fissa per impedire l’accesso ad estranei, di sfalciare le essenze arboree arbustive e di chiudere i due accessi alle cave di Centocelle". L'ordinanza non è rimasta disattesa? A partire dalla sua emanazione, due mesi dopo l'inizio dell'incendio in questione, le istituzioni hanno iniziato a muoversi. Ma trattandosi di un provvedimento che richiede, per sua stessa definizione, un intervento d'urgenza, il rispetto dei tempi non può essere considerato secondario. E la dead line temporale è stata ampiamente superata. 

Si chiedeva, testuale, "al dipartimento Tutela Ambiente di provvedere entro e non oltre il termine di giorni 15 dalla notifica della presente Ordinanza, alla rimozione dei rifiuti posti in corrispondenza della rampa di accesso alla rete caveale [...] nonché di predisporre un piano di bonifica complessiva del sottosuolo del parco archeologico di Centocelle e della rete delle cavità e dei cunicoli sottostanti che giungono fino alle civili abitazioni dei quartierei circostanti previa caratterizzazione dei rifiuti, onde consentire, entro il termine di giorni 30 dalla notifica della presente Ordinanza, il loro smaltimento in base alla vigente normativa in metria"

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