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Strade, l'assessora Gatta: "Ora basta associare Roma alla parola buche"

La titolare ai Lavori pubblici fa il punto sulla manutenzione stradale, tema tra i più urgenti da affrontare per l'amministrazione Cinque Stelle

"Vorrei che non si associasse più Roma alla parola buche, è deleterio". Margherita Gatta, assessora ai Lavori pubblici, si dice pronta alla riscossa. A RomaToday, in esclusiva, torna a ribadire la sterzata data dall'amministrazione sul fronte della manutenzione stradale. E ricapitola alcuni dei principali interventi fatti nel 2018.

"Stiamo ricoprendo moltissime strade. Penso a viale Marconi, via Ostiense, via del Foro Italico, via di Castro Pretorio, viale Togliatti. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando". Sprizza ottimismo Gatta, e promette l'accelerata per l'anno appena iniziato: "Sono già partite le gare per il rifacimento di via Cristoforo Colombo, via Ostiense, via del Mare, via Mattia Battistini e le corsie preferenziali di via Palmiro Togliatti. Un lavoro che è stato possibile grazie a un’analisi approfondita della situazione della grande viabilità"

Le gare pubbliche però, restano un problema. Tempi burocratici abnormi e le difficoltà spesso di riunire le commissioni valutatrici bloccano la programmazione dei cantieri. "Alcuni appalti sono più lunghi di altri - si difende Gatta - ma le gare, fondamentali per garantire trasparenza, in generale non sono un problema". Non dev'essere tanto d'accordo la sindaca Raggi. Che siano una criticità da affrontare, lo dimostra la destinazione di 60 milioni stanziati dal Governo centrale (che inizialmente dovevano essere 180) ad appalti che verranno gestiti direttamente dal Provveditorato interrogionale ai Lavori pubblici. Una via d'uscita per il Campidoglio ma anche una parziale resa, un'ammissione di incapacità nel portare avanti le gare. 

Poi resta l'ipotesi Esercito, da allertare in caso di emergenza come richiesto da un emendamento del M5s. Per quanto riguarda invece le risorse interne, nel bilancio triennale appena approvato, al capitolo infrustratture, ci sono oltre 150 milioni di euro tra strade, ponti, illuminazione. Insomma, l'assessore promette il giro di vite: "Stiamo lavorando diversamente dal passato. Facciamo una programmazione concreta degli interventi. Il fenomeno delle buche sulle strade non è stato creato da una nostra presunta cattiva gestione, si è creato nel corso di anni di pessima manutenzione"

Ma ora promesse e rassicurazione non bastano più, quello della manutenzione stradale è tra i dossier più scottanti sul tavolo della sindaca, questione carissima al dibattito pubblico e oggetto di centinaia di cause civili che costringono il Comune a risarcire i romani. E' una scommessa, la viabilità sicura, destinata a pesare non poco sul giudizio che la città darà dell'amministrazione Cinque Stelle. Il cambio di passo, sul tema buche, è un obbligo.  
 

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