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Asili, ai genitori non piace l'intesa tra Comune e sindacati: "Ritirate la firma"

Dopo la sentenza del Tar di venerdì, che sospende il nuovo modello organizzativo per il settore scolastico del Comune, l'annuncio del Campidoglio: lunedì l'intesa con i sindacati diventa una delibera. Ma i genitori chiedono di fermare tutto

Potrebbero non essere terminate le proteste per il Campidoglio in merito alla vertenze sul nuovo modello organizzativo per asili nido e scuole dell'infanzia. Dopo che la scorsa settimana il Tar aveva accolto le richieste dei genitori e disposto la sospensione del cosiddetto 'contratto unilaterale', l'assessore alla Scuola Paolo Masini e il vicesindaco con delega al Personale Luigi Nieri avevano annunciato l'imminente firma in giunta di una delibera per ratificare l'intesa siglata con i sindacati che superava la precedente, quella 'delle proteste'. 

Il passo indietro però potrebbe non soddisfare comunque i genitori del Gruppo Zero-Sei, la rete di genitori autrice del ricorso al Tar, che vogliono andare fino in fondo: "Il Tar ha ribadito che il rapporto frontale educatrici/bimbi è pari a 1/6 per gli asili e 1/25 per le materne" si legge in una nota diffusa ieri. "Questa importantissima posizione è un traguardo fondamentale, ma anche punto di partenza imprescindibile nella trattativa sindacati/Comune. I genitori del Gruppo Zero-Sei chiedono quindi con forza ai rappresentanti delle sigle sindacali firmatarie dell'accordo del 14 maggio di ritirare lunedì stesso le proprie firme".

Obiettivo dei genitori è quello di "riaprire le trattative e ottenere condizioni qualitative e di sicurezza migliori per tutti i bambini attraverso la garanzia del rapporto frontale 1/6 e 1/25. È indispensabile che la nuova contrattazione riparta dai punti cardine che hanno portato il TAR alla sospensione e che la Delibera di Giunta recepisca il contenuto dell'ordinanza". Conclude la nota: "I genitori non si sono arresi e chiedono ai sindacati di fare altrettanto, di lottare perché i servizi 0-6 di Roma Capitale diventino sempre più un riferimento nel panorama educativo nazionale".

Lunedì però la delibera verrà portata in giunta. E il Campidoglio è deciso a portare a casa il risultato che arriva al termine di una trattativa lunga oltre un anno. Una delibera che costituisce un primo punto fermo nella difficile contrattazione sul salario accessorio per tutti i dipendenti di Roma, in cui quello del settore scolastico educativo è solo una parte. Nella nota diffusa nei giorni scorsi l'assessore Masini specificava: "Preme sottolineare che, a differenza di quanto riportato in alcune dichiarazioni, il Tribunale Amministrativo non esprime valutazioni quantitative sul rapporto educatore/bambino, rapporto che, nel quadro di quanto previsto dalla legge regionale del Lazio, Roma Capitale ha sempre rispettato e continuerà a rispettare con la nuova organizzazione".

In questi mesi però genitori e sindacati più volte hanno denunciato situazioni in cui le insegnanti si sono ritrovate a dover lavorare con oltre dieci bambini, le cosiddette 'classi pollaio'. Esordiva la nota di Masini: "La sentenza del Tar riguarda un modello organizzativo superato nei fatti. In questi mesi è stato avviato un importante percorso con quelle componenti fondamentali della comunità scolastica - insegnanti, educatrici e, cosa fondamentale, genitori – proprio per arrivare a strutturare un’offerta di servizi il più possibile condivisa. Questo percorso ha portato alla firma di un’intesa con i sindacati, siglata lo scorso venerdì" conclude Masini. Chissà se riuscirà a convincere anche i genitori.

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