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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Asili in mano ai privati? Anche la Cgil annuncia battaglia

Fabio Moscovini, segretario generale Fp Cgil Roma Sud contesta la scelta della giunta capitolina di affidare i sei asili comunali appena costruiti a dei privati tramite un bando a cifre giudicate insufficienti

Nel mese di agosto, quando le spiagge sono affollate e ognuno pensa a rilassarsi, l'amministrazione comunale della capitale non va in ferie, tutt'altro. Così al ritorno dalle vacanze, si scoprono novità e cambiamenti che nessuno si aspettava.

Questa volta, la mano della giunta capitolina è caduta sulle scuole, e in particolare sugli asili nido. Il 3 agosto ha infatti deliberato la concessione in uso gratuito di 6 asili comunali appena costruiti. È stato stabilito che l'attribuzione di questi avverrà tramite una gara basata sul sistema dell'offerta economicamente vantaggiosa, partendo da una base di gara (al ribasso) di 500 euro al mese per bambino.

I SINDACATI CONTRARI - Dopo questa decisione, immediata è stata la reazione dei sindacati, che si dicono preoccupati. Numerose le domande che si sono posti: come è possibile che il Comune indica una gara chiedendo un'offerta inferiore a 500 euro al mese per bambino? Con questi investimenti si potranno coprire tutte le spese relative all'insegnamento dei bambini? E soprattutto è giusto lasciare chiusi gli asili fino a gennaio 2011, nonostante questi siano pronti per l'uso?

LA POSIZIONE DELLA CGIL - Di fronte a questi dilemmi, la Cgil contesta la scelta dell'amministrazione Alemanno, definendola "sbagliata e impraticabile". Fabio Moscovini, segretario generale Fp Cgil Roma Sud afferma che "una tale scelta non fa altro che abbassare il livello della qualità dei servizi offerti alle famiglie". "Da una parte - continua Moscovini - in questo modo si incrementa la gestione esternalizzata di un servizio così delicato come quello per l'infanzia, che di tutto ha bisogno, tranne di diventare oggetto di "mercato". Dall'altra il prezzo al ribasso richiesto dal bando, potrebbe non riuscire a sostenere le spese relative al mantenimento della struttura stessa. Basti pensare che circa l'84,4 % dei costi sono destinati solo al personale".

PERSONALE ASILI NIDO - Insomma i sindacati dichiarano guerra alla scelta di attribuire la gestione degli asili tramite un bando che prevede una capienza di 60 alunni in totale per ogni struttura, con 12 educatrici, 4 ausiliari e 1 coordinatore (ogni due nidi). Secondo Moscovini "sarebbe più opportuno aprire gli asili al personale vincitrice di concorsi fatti in passato, e che si trovano ancora in lista d'attesa per lavorare".

ORARI DI CHIUSURA - Ancora un altro punto è stato contestato. Questo riguarda la decisione di tenere aperte le scuole dalle 8 alle 16.30. Ciò comporta che qualora ci fosse la necessità di lasciare il proprio figlio a scuola per più tempo, le famiglie dovrebbero pagare un incremento. E questo riguarderebbe anche tutti gli altri servizi aggiuntivi.

Il problema delle scuole dell'infanzia a Roma riguarda circa 55 mila famiglie , a cui si aggiungono 6500 lavoratrici/tori impiegati nel settore scolastico. Per questo la Cgil insieme agli altri sindacati non vuole che un settore così importante cada in balia di venditori e acquirenti, proprio come in un mercato. La preoccupazione principale del sindacato non è quella della quantità di persone impiegate, ma della qualità dei servizi offerti.

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