Nidi ai privati: "Ipotesi scongiurata, ma restiamo preoccupati"
Di ieri il flash mob di Sel in Campidoglio contro il piano contenuto nel Dup. Peciola: "Al momento nessuna decisione è stata presa, ora bisogna attendere passaggi istituzionali"
L'allarme sulla privatizzazione dei nidi romani sembra rientrare. Di ieri il flashmob di Sel in piazza del Campidoglio e il confronto di sindacati e insegnanti con Tronca.
"L'incontro è andato discretamente, abbiamo chiarito da parte nostra che non ci deve essere nessuna privatizzazione dei nidi - spiega l'ex capogruppo dei vendoliani, Gianluca Peciola - ora bisognerà attendere i vari passaggi istituzionali, ma al momento nessuna decisione è stata presa", come del resto si era affrettato a precisare nel tentativo di calmare le acque il commissario Tronca.
La protesta su tutti i fronti era scattata giorni fa, a seguito di notizie stampa che hanno diffuso quanto riportato nel Dup (Documento unico di programmazione) 2016-2018: asili nidi ai privati e materne allo Stato.
Un piano resosi necessario, secondo il commissario, dall'assenza di risorse a bilancio per snellire le liste d'attesa e garantire un servizio efficiente. Ma da sinistra a destra non ci sta nessuno. Per ora comunque, la questione è congelata, perché, come rassicurano le sigle sindacali, "il dup al momento è un atto aperto che si tradurrà in scelte di bilancio, a seguito anche di tavoli di confronti".
Gli occhi comunque restano aperti. "Rimaniamo preoccupati e in presidio permanente - conclude Peciola - ma l'ipotesi privatizzazione sembra scongiurata a seguito della nostra iniziativa. Abbiamo chiarito che è intanto necessario fermare le ipotesi di privatizzare le 17 strutture previste di cui alcune già attive. Sulle nuove strutture abbiamo chiesto comunque massimo intervento pubblico".