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Atac, in chiusura i tre nidi aziendali: "Debiti per 335mila euro"

Il 30 settembre la scadenza fissata dal gestore per l'interruzione del servizio. L'interrogazione urgente in Campidoglio 

Tre asili chiuderanno il 30 settembre. Sono i nidi aziendali dell'Atac, che non paga da tempo il gestore. La Esperia srl rientra nella lunga lista degli oltre mille creditori della partecipata appesa alla procedura di concordato in bianco su cui si attende il pronunciamento del Tribunale.  

Si tratta di tre strutture prossime ai depositi di Tor Sapienza e Magliana e alla sede aziendale di via Prenestina. La società ha comunicato a lavoratori e genitori in assemblea che il 30 del mese corrente le attività termineranno, come del resto riportato sul decreto ingiuntivo già recapitato in via Prenestina con cui si chiedono arretrati per circa 350mila euro

A dover essere ricollocati sono circa 150 bambini, che solo in minima parte sono figli di lavoratori Atac. Se infatti le strutture nascono per ospitare i bimbi dei dipendenti della partecipata, sono poi state utilizzate da tutti gli iscritti nelle graduatorie comunali, ma vengono gestite da una società esterna che ha vinto un bando di gara nel 2012 e che ha diritto a circa il 70% della retta pagata dalle famiglie al Comune. Dove verranno trasferiti i bambini? Ancora non è dato sapersi. Comune e municipio si trincerano dietro un non meglio precisato "ci stiamo lavorando"

"Assenti Raggi e Baldassarre"

A puntare il dito contro il Campidoglio, reo di non aver prestato sufficiente attenzione al caso, il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Figliomeni, firmatario di un'interrogazione urgente alla sindaca Raggi. "Il paradosso è che tutto ciò sta avvenuto nella totale assenza del sindaco e dell'assessore Baldassarre, dei vertici del Dipartimento Scuola e dell'Atac che, pur regolarmente invitati, non si sono presentati né hanno fornito notizie o adottato provvedimenti volti a scongiurare la chiusura dei nidi" si legge nel testo. "Oggi (ieri, ndr) abbiamo presentato una tempestiva interrogazione su questa situazione drammatica in cui versano le famiglie che si troverebbero di fronte a problemi organizzativi legati al lavoro, ma soprattutto dei bambini piccolissimi, posti di fronte ad un nuovo inserimento con tutti i disagi che questo comporta, anche dal punto di vista psicologico. Chiediamo all'Amministrazione Raggi di intervenire tempestivamente, perché non si gioca con la vita delle persone, in particolar modo con quella dei bambini, senza dimenticare anche le diverse educatrici che potrebbero rischiare di perdere il lavoro".

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