Se in America non si fermano le proteste di piazza contro Donald Trump dopo il "Muslim ban" e con lo stop all'immigrazione voluto dal neo presidente eletto, in Italia sono arrivati altri quaranta profughi provenienti dal Libano. Con un volo di linea da Beirut sono giunti all'aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino grazie ai "corridoi umanitari" promossi da Comunità di Sant'Egidio, Federazione delle chiese evangeliche in Italia e Tavola Valdese.

Tra di loro la famiglia Zaheda, separati 3 anni fa dalla guerra in Siria. Oggi di nuovo insieme a Roma. "Con loro - fa sapere la Comunità di Sant'Egidio - sarà raggiunta la cifra di 540 persone venute in Italia dall'inizio del progetto ecumenico, avviato il 15 dicembre 2015 dopo la firma di un accordo con i ministeri degli Esteri e dell''Interno. Il piano prevede mille arrivi entro il 2017. E' un modello che funziona perché coniuga umanità e sicurezza".

Quindi la riflessione: "mentre l''Europa fatica a trovare soluzioni che coniughino umanità e sicurezza dividendosi sulla sorte di migliaia di uomini e donne vittime dei trafficanti di esseri umani, i corridoi umanitari si dimostrano, con il passare del tempo, un modello che funziona. Frutto di una preziosa sinergia tra società civile e istituzioni, favoriscono l'integrazione offrendo a chi fugge dalle guerre di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, nel nostro continente. Alcuni rifugiati, giunti nei mesi scorsi, saranno presenti a Fiumicino per accogliere i nuovi arrivati". 

Il nuovo gruppo è stato accompagnato dalla polizia di frontiera in un'area dello scalo appositamente dedicata, poi ci sarà l'affidamento ai centri di accoglienza e alle famiglie, già individuati in diverse parti d'Italia.