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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Aree gioco, Campidoglio diviso sulla riapertura: “E' sparito il piano per la loro sanificazione”

La fine della didattica lascia ai bambini più tempo libero. Non potranno però impiegarlo nelle aree gioco che restano chiuse. Presentata una mozione in Campidoglio: "Sindaca, riapriamole"

La scuola è terminata. E gli appelli lanciati dagli assessori municipali di centrosinistra sono caduti nel vuoto. Sull’apertura delle aree gioco capitoline non si registra infatti alcun progresso.

I romani continuano a frequentarle, ignorando i divieti ed i nastri gialli apposti dalla Polizia Municipale. Con il termine della didattica a distanza, l’affluenza potrebbe addirittura aumentare. Ma a fronte di questa possibilità, restano le limitazioni imposte dalla Sindaca. Le aree ludiche continuano ad essere offlimits. 

Sparito il piano di sanificazione

Dal 17 maggio é in vigore l'Ordinanza Sindacale predisposta dalla sindaca Raggi sulle aree ludiche per approntare un 'Piano di intervento per la pulizia e l'igienizzazione approfondita e frequente delle superfici più toccate'” hanno ricordato le consigliere democratiche Valeria Baglio e Giulia Tempesta. Ma a distanza di quasi un mese da quel provvedimento “di piano abbiamo perso ogni traccia e le aree gioco continuano a rimanere chiuse e degradate causando un ulteriore disagio sociale alle famiglie”.

Il piacere di stare all'aria aperta

Da Garbatella a Centocelle però altalene e scivoli sono tornate ad essere frequentate dai bambini. Già dal ponte del primo giugno sono tornate ad essere frequentate dalle famiglie che, dopo i mesi di quarantena imposti dal nuovo Coronavirus, hanno riscoperto il piacere di stare all’aria aperta. I parchi, chiusi il 13 marzo con un’ordinanza sindacale, hanno infatti riaperto da quasi un mese. Al loro interno restano però i sigilli sistemati attorno a castelli, altalene e giochi a molla.

Il luogo ideale

Per l’opposizione democratica che siede in Campidoglio, l’assenza d’interventi volti alla sanificazione e quindi all’ufficiale riapertura, è inconcepibile. Anche perché, hanno sottolineato Baglio e Tempesta, “le aree ludiche rappresentano in questa fase post emergenza il luogo ideale dove giocare rispettando tutte le normative anti Covid 19 in un quadro di recupero del benessere fisico e psicologico”.

Riflettori accesi

Tra altalene che spariscono senza alcuna spiegazione, ben quattro nell’ultimo fine settimana solo a Villa Lazzaroni, ed un piano d’interventi manutentivi che non sembra particolarmente brillante, le aree gioco sembrano scivolate in un cono d’ombra. 

Per l’opposizione democratica è il segnale d’una “scarsa sensibilità verso i bambini”. Motivo per cui occorre invertire la rotta. Cercando di portare la questione della loro prolungata chiusura all’attenzione della commissione Ambiente e presentando una mozione in Assemblea Capitolina con cui, precisano Baglio e Tempesta, “si chiede di riaprire immediatamente tutte le aree ludiche in gestione a Roma Capitale”. Anche perché, il 13 giugno, festeggeranno tre mesi di chiusura. E con l’arrivo delle belle giornate si rischiano d’essere prese d’assalto. 
 

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