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Nomina Romeo, Raggi pubblica l'archiviazione: "Avevo ragione, io accusata ingiustamente"

Il 21 giugno la sindaca in tribunale per l'altra nomina, quella di Renato Marra. Deve rispondere di falso

Le accuse erano cadute da mesi. Ne avevamo scritto il 28 settembre 2017 e la stessa sindaca Raggi aveva attaccato chi "aveva voluto screditare lei e il movimento". [Qui la notizia]. L'ufficialità dell'archiviazione, dopo la richiesta dei pubblici ministeri (datata appunto settembre) però, evidentemente, è arrivata alla sindaca Raggi in questi giorni. La nomina di Salvatore Romeo è avvenuta in maniera regolare. A dirlo è la Procura, mettendolo nero su bianco nel decreto di archiviazione. Così oggi la prima cittadina si prende la sua rivincita e, con un post su facebook, pubblica l'archiviazione, vergando parole al vetriolo contro chi l'ha ingiustamente accusata.

Ricordiamo che la sindaca Raggi il 21 giugno sarà in aula per il processo, con giudizio immediato, relativo alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele Marra, ex vice capo di gabinetto e fidato braccio destro della prima cittadina arrestato per corruzione a dicembre 2016. 

Quest'ultima è, come detto, l'ultima rimasta a carico della Raggi. Da mesi era caduta l'accusa relativa alla nomina di Salvatore Romeo. Oggi la sindaca si prende la sua giusta rivincita: "Infondatezza della notizia di reato. Con queste parole il Tribunale di Roma ha cancellato più di un anno di schizzi di fango, ricostruzioni fantasiose e insulti perché avevo nominato Salvatore Romeo a capo della mia segreteria politica". 

Quindi l'attacco: "Oltre un anno di accuse da parte di politici e dei tanti “soloni” che, dalle loro comode poltrone negli studi e salotti tv, pontificavano su materie che evidentemente non conoscono". La prima cittadina, con fierezza, spiega che "il giudice sottolinea la trasparenza e la bontà del mio operato grazie alle richieste di pareri legali che, prima della nomina, ho fatto all’avvocatura del Campidoglio e all’Autorità Nazionale Anti Corruzione di Raffaele Cantone. E, soprattutto, definisce falso che io possa aver nominato Salvatore Romeo per beneficiare di tre polizze assicurative di cui io non sapevo assolutamente nulla. Ancora fango e facile ironia sulle “polizze a mia insaputa”".

Quindi la conclusione: "Avevo ragione: sono stata accusata ingiustamente da tanti che ora taceranno o faranno finta di nulla. Invece, voglio ringraziare i miei avvocati, la magistratura che ha fatto chiarezza e tutti voi che avete creduto in me, certi che mi sia sempre comportata correttamente. Andiamo avanti a testa alta".

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